COGNOLA - Sesto stop
stagionale per i rosanero
che nemmeno nella giornata
in cui ritrovano finalmente
il terreno di gioco amico di
Cognola riescono a smuovere
la classifica e staccarsi di
dosso quello zero alla voce
“punti” che, alla luce della
prestazione contro il
Lizzanella, appare quanto
mai bugiardo. Purtroppo però
quello che alla fine conta è
il verdetto del campo ed
anche in questa occasione il
Martignano ha dovuto cedere
l’intera posta in palio agli
avversari e tornarsene a
casa con tanti rimpianti.
Nel vero esordio casalingo
(la prima giornata di
campionato si era infatti
disputata sul “neutro” di
Sopramonte per
l’impraticabilità del campo
di Cognola) fanno il loro
esordio anche i nuovi
palloni rosanero acquistati
dalla società per celebrare
anche attraverso questo
piccolo vezzo il decennale
dell’A.S. Martignano, che
ricorrerà nel maggio 2006.
Il terreno di gioco,
considerata la rizollatura
di settembre, è in buone
condizioni, anche se
presenta già delle
imperfezioni dovute all’iperutilizzo
che questa struttura è
costretta a subire per la
cronica assenza a Trento e
dintorni di impianti idonei
ad ospitare degli incontri
di calcio. Il Martignano
deve fare i conti per questo
incontro con le previste
assenze di Cozzini e
Ferrandi, nonché del forfait
dell'ultima ora di Tomasi e
Zambarda; a mezzo servizio
si presentano in panchina
anche Gianluca Leonardi,
Toffali e Mongera. Mister
Leonardi schiera un’inedita
difesa a tre con Furlani nel
ruolo di libero (che fornirà
una prova molto
convincente), Moser e Dalprà
in marcatura a uomo sulla
coppia di attacco del
Lizzanella; centrocampo a
quattro con Iuni, Maccani,
Zanghellini e Alessandro
Dascola (ancora non in
perfette condizioni
fisiche); dietro alle punte,
che sono Tenni e Giuseppe
Dascola, si posiziona
Pontalti. I primi minuti di
gioco sono piacevoli e ben
giocati da entrambe le
formazioni, che però non
riescono mai ad affondare i
colpi e a farsi pericolose
dalla parti dei due
portieri; al quarto d’ora da
segnalare una potente
punizione di Pisoni che
impegna Pedrini, bravo a
tuffarsi alla sua sinistra e
a deviare il pallone in
angolo. Il Lizzanella prova
a lanciare in profondità i
suoi attaccanti, ma la
retroguardia del Martignano,
con ottime chiusure o
adottando la tattica del
fuorigioco, riesce sempre a
contenere le incursioni
avversarie; dall’altra parte
Tenni e Giuseppe Dascola
trovano difficoltà a farsi
pericolosi perché non ben
serviti dai propri compagni
di centrocampo. Verso la
mezz’ora da segnalare due
buone occasioni per i
rosanero per portarsi in
vantaggio: prima è
bravissimo Zanghellini, con
un lungo lancio dalla linea
mediana del campo, a
scodellare in mezzo all’area
un pallone che per pochi
centimetri non viene
arpionato da Giuseppe
Dascola solo davanti al
portiere avversario; poi,
qualche minuto dopo, è lo
stesso Dascola ad impegnare
Campagna con un tiro
improvviso dalla trequarti:
il portiere del Lizzanella è
costretto a smanacciare il
pallone in calcio d’angolo
prima che lo stesso si
insacchi sotto la traversa.
Da qui alla fine del primo
tempo non succede più nulla
e le squadre vanno al riposo
a reti inviolate, frutto di
una prima frazione
equilibrata e giocata a viso
aperto da entrambe le
squadre. La ripresa comincia
invece con una netta
supremazia del Lizzanella
che conquista metri e impone
il proprio gioco soprattutto
a centrocampo, dove i
rosanero cominciano ad
accusare segni di cedimento
(in particolar modo
Zanghellini, ottimo nel
primo tempo, accusa la
stanchezza di una delle sue
migliori prove con la maglia
del Martignano). In
conseguenza di ciò la
squadra roveretana cerca di
proporsi in più occasioni
davanti alla porta difesa da
Pedrini e verso il ventesimo
minuto è solo una fortunosa
carambola fra una selva di
gambe a non permettere agli
avversari di portarsi in
vantaggio. Poco dopo accade
però un episodio che avrebbe
potuto cambiare il volto
alla gara: Tenni a ridosso
del cerchio di centrocampo
gira di testa un’ottima
palla a Giuseppe Dascola, il
quale senza indugio si avvia
verso l’area avversaria non
riuscendo però a
raggiungerla a causa di un
intervento da tergo che lo
fa cadere a terra. Tutti
ormai (Martignano e
giocatori avversari) si
aspettano il cartellino
rosso per il giocatore
avversario che ha commesso
un chiaro fallo da ultimo
uomo, ma il direttore di
gara assegna solo il calcio
di punizione senza nemmeno
sanzionare con un cartellino
giallo il difensore del
Lizzanella. Nell’ultimo
quarto d’ora succede poco o
nulla, ma, come ormai
abbiamo imparato (o avremmo
dovuto imparare), le partite
si giocano fino in fondo e
così, ad un solo munito dal
90°, arriva la beffa per il
Martignano: Cattoi raccoglie
un pallone mal gestito dal
centrocampo rosanero e, poco
fuori dall’area di rigore,
scocca un tiro che Pedrini
non riesce a trattenere;
sulla sfera si avventa così
Gottardi che non ha nessun
problema ad insaccare. La
reazione del Martignano nei
cinque minuti di recupero
concessi è veemente, ma
confusa; sono comunque da
segnalare due ottime
occasioni per giungere al
pareggio, una prima con
Tenni (bellissima la sua
girata al volo su assist
addirittura del portiere
Pedrini) e poi con Gianluca
Leonardi che, dopo essere
entrato in area, offre in
mezzo una palla invitante
che chiede solo di essere
infilata in rete, ma un
intervento provvidenziale di
Faccio nega la gioia del
goal all’accorrente Tenni.
L’arbitro fischia così la
fine di un match bello, ma
sicuramente bugiardo nel
risultato: i rosanero
avrebbero senza dubbio
meritato il pareggio, se non
altro per il bel gioco
espresso e per la grinta
messa in campo dal primo
all’ultimo minuto. Non resta
che ripartire ancora una
volta dal prossimo incontro
(sabato sera a Cles contro
il Bar Centrale) con la
convinzione di poter far
bene anche quando tutto
sembra andare per il verso
sbagliato. (Michele
Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Lorenzo
Buzzi)
Pedrini 6,5:
tenuto costantemente in
apprensione dagli
attaccanti (e
centrocampisti) avversari
deve però compiere “normale
amministrazione” per quasi
tutta la partita (a parte
l’autentico miracolo nel
primo tempo sulla punizione
di Pisoni); quasi totalmente
incolpevole sul gol.
Moser 7:
tornato dopo l’opaca
prestazione di Mattarello ai
suoi standard abituali, il
capitano svolge
diligentemente il suo
compito annullando quasi
totalmente il suo diretto
avversario.
Dalprà 7:
non smette mai di
stupire per classe
cristallina; sempre puntuale
negli interventi, “pulito”,
mai falloso, anzi, subisce
lui qualche fallo di troppo
dal “suo” attaccante,
evidentemente innervosito
dalla sua classe innata.
Maccani 7:
solita partita “scozzese”
anche per lui, spezza le
azioni avversarie in modo
impeccabile e prova anche a
costruire quelle offensive
(con alterna fortuna).
Subisce una quantità
industriale di falli e
qualche volta perde le
staffe esagerando nelle
proteste... ma è giusto
cosi!
Furlani 7:
prestazione maiuscola;
sempre sicuro e puntuale,
bravo anche (ma non è una
novità) ad impostare
l’azione dalla difesa. Si è
trovato finalmente un degno
erede di Rollo, storico
libero dell’A.S..
Zanghellini 7:
davvero un’ottima
prestazione anche da parte
sua, in coppia con Maccani
si trova a meraviglia,
soprattutto nel primo tempo
dove gioca a ritmi
eccellenti; nel secondo
tempo cala vistosamente e
viene sostituito da
Franceschi 6,5,
che gioca con calma e
raziocinio la sua partita
dando una mano soprattutto
in fase difensiva alla
squadra.
Dascola G. 7:
rimasto “isolato” per quasi
tutta la partita insieme al
suo compagno di reparto,
l’orso dell’A.S. deve fare
di necessità virtù facendo
quel che è possibile. Ben
controllato dai difensori
avversari riesce comunque a
crearsi diverse occasioni
(tra cui quella clamorosa in
cui viene sgambettato da un
difensore da ultimo uomo
mentre si involava verso la
porta). Stanco dalle
continue sgroppate viene
sostituito da
Leonardi G. s.v.,
entrato probabilmente troppo
tardi, partecipa prima del
goal del Lizzanella ad un
paio di contropiedi, poi al
forcing finale alla ricerca
del gol... ma è troppo poco
per giudicarlo.
Iuni 7:
finalmente una prestazione
maiuscola per l’esterno
dell’A.S., corre davvero
molto (specialmente nel
primo tempo, spronato dagli
allenatori), cala
leggermente nella ripresa,
ma ha voluto dare una chiara
risposta alle polemiche
sorte in settimana dopo la
sua prestazione di
Mattarello.
Dascola A. 6,5:
buona partita la sua, visto
il modulo deve tenere tutta
la fascia sinistra e
nonostante la non ottima
condizione (viene da un
fastidioso infortunio al
ginocchio) gioca quasi tutta
la partita; perfetto in fase
offensiva, un po' da
rivedere (probabilmente per
il poco “fiato”) in fase
difensiva. Sostituito al 70°
da Toffali 6,5,
che compie la solita partita
generosa soprattutto nei
minuti finali quando tenta
il tutto per tutto alla
ricerca del meritato
pareggio.
Pontalti 6,5:
nonostante la non ottima
condizione fisica (è dovuto
scendere in campo con un
vistoso tutore al ginocchio)
fa la sua parte da
fantasista della squadra;
probabilmente è costretto a
correre un po’ troppo
(specialmente nel primo
tempo) per chiudere le
inevitabili “falle” a
centrocampo, giocando quindi
più da mediano che da
fantasista dietro le punte,
e quindi la sua prestazione
in fase di impostazione di
gioco ne ha risentito perchè
poco lucido, ma è molto
piaciuto il suo spirito di
sacrificio per la causa.
Tenni 6,5:
stesso discorso di
Pelliccia; compresa la sua
pericolosità, viene marcato
dal loro migliore difensore
e un po’ ne soffre... anche
se nei minuti di recupero si
“inventa” uno stop e tiro al
volo fenomenale che meritava
molta più fortuna.
Mister Leonardi M.
7: buona anche la
“direzione” di Mitch (forse
perchè ben consigliato?);
questa volta è mancato solo
il risultato positivo (ormai
è evidente che prima o poi
arriverà); di buono c’è che
dopo una prestazione del
genere si può
tranquillamente affermare di
aver trovato il modulo
giusto per la stagione
Signor
Es Sbbar El M.
5,5:
Ancora una direzione di gara
poco convincente; appare
troppo acerbo e privo di
personalità (oltre che
molto, troppo giovane) per
gestire una gara del
campionato amatori; spesso è
lontano dall'azione e
commette un errore
imperdonabile, non
sanzionando in nessun modo
un intervento da ultimo uomo
di un difensore del
Lizzanella che probabilmente
meritava l'espulsione.
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