COGNOLA - Dopo
una striscia di sette risultati
utili consecutivi, il Martignano
si ferma davanti ad una Pizzeria
Giardino davvero in forma (basti
vedere il girone di ritorno dei
clesiani per accorgersi delle
qualità di questa formazione). I
rosanero devono comunque recitare
il mea culpa per aver
disputato nel complesso una
prestazione decisamente sotto
tono, lasciando troppo campo ad
un avversario che, come detto,
non ammetteva distrazioni.
Assenti Furlani e Tomasi
(diventato papà per la seconda
volta: tanti auguri!), si rivede
in panchina dopo quasi sei mesi
Davide Defant. I primi dieci
minuti del Martignano sono
semplicemente inguardabili, tanto
che la Pizzeria Giardino può
fare il bello ed il cattivo
tempo, impegnando già al secondo
minuto l'ottimo Pedrini su calcio
piazzato. La pressione della
squadra nonesa si concretizza
all'11°, quando una punizione
dalla destra, viene raccolta
sottorete da Vitiello, il quale
è lesto a infilare la palla in
rete: in questa circostanza sono
però enormi le responsabilità
della retroguardia rosanero che
ha lasciato completamente solo
nell'area piccola l'attaccante
avversario. Passano quattro
minuti e il Martignano trova la
rete del pari, grazie all'azione
personale di Gianluca Leonardi
sulla fascia destra che
caparbiamente tiene palla e,
spalle girate, scodella al centro
un cross raccolto in girata da
Zambarda: nulla da fare per
Santoni e terzo gol stagione per
il bomber originario di Calavino.
La partita ora si stabilizza
senza regalare del resto troppe
emozioni; a dieci minuti dal
termine del primo tempo il
Martignano costruisce la più
nitida delle occasione per
portarsi in vantaggio ancora
grazie a Gianluca Leonardi, bravo
a mettere in mezzo una palla che
però Zanghellini, da pochi
passi, spedisce alta di testa. La
ripresa si apre, dopo solo
due minuti, con il vantaggio
della Pizzeria Giardino: Moser
perde malamente palla in fascia e
permette a Ruatti di calciare
verso il centro dell'area di
rigore dove Borghesi si produce
in una pregevole girata mancina
che Pedrini può solo sfiorare
con la punta delle dita. Da qui
la partita seguirà un tema
costante: Martignano all'attacco
e Pizzeria Giardino brava a
sfruttare in contropiede gli
spazi inevitabilmente lasciati
dai rosanero. Il Martignano però
è confusionario e pasticcione e
l'estremo Santoni non è mai
severamente impegnato da parte
dei rosanero: le conclusioni a
rete infatti sono sempre
imprecise ed anche buone
occasioni (vedi quella capitata
sui piedi di Giuseppe Dascola su
assist di Pontalti) vengono
malamente gettate alle ortiche.
Decisamente più pericolosa la
squadra clesiana, che però, pur
ripartendo bene in contropiede,
pecca di lucidità negli ultimi
venti metri e non impensierisce
più di tanto Pedrini, se non
quando Vesci, a pochi minuti dal
termine, costringe l'estremo
difensore rosanero ad una
difficile deviazione ravvicinata
che tiene ancora a galla le
seppur flebili speranze del
Martignano di pescare il jolly
che valga il pareggio. Jolly
quasi trovato proprio allo scadere da Gianluca Leonardi,
che con un tiro-cross dalla destra manda
di pochi centrimetri alto sopra
la traversa a Santoni battuto.
Meno uno al termine del
campionato e il Martignano si
trova ancora al penultimo posto,
valido comunque per l'accesso
alla Coppa Regione. Sabato
affronterà la Cassa Rurale Alta Vallagarina in
una sfida decisiva per tentare di
scalare ancora qualche posizione
in classifica, considerate anche
le difficili prove che aspettano
i diretti avversari Flamingo Cles
e Bassa Anaunia. Dimenticare
questa gara e ritrovare la
determinazione delle partite
passate sono gli imperativi per
poter far bene sul difficile
campo di Calliano. (Michele
Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Michele
Leonardi)
Pedrini
6,5: incolpevole sui gol,
si fa trovare pronto già in
apertura con un ottimo intervento
su calcio piazzato e tiene aperte
le speranze rosanero nel finale
quando devia la conclusione
ravvicinata di Vesci. Importante.
Mongera
6,5: un tempo e mezzo
sulla fascia destra, come il suo
solito, e quello che rimane della
partita come centrale
d'emergenza. Gioca bene, senza
troppi affanni. Maturato.
Toffali
5,5: questa volta il
fisico lo tradisce e nel secondo
tempo deve alzare bandiera bianca
per un ginocchio malconcio. Meno
brillante delle altre volte, ma
dopo un ritorno coi fiocchi era
lecito aspettarsi un momento di
crisi. Da ricaricare. Dal 55° Dascola
G. 5,5: ultimamente
si è allenato poco e si
vede. Incide poco e non sfrutta
una buona occasione davanti alla
porta. Polveri bagnate.
Franceschi
6: tiene a galla il
centrocampo con caparbietà ed
abnegazione, come è solito fare.
Difficile portargli via la palla.
Manca forse un po' in fase di
costruzione. Faro nella notte.
Moser
5,5: con davanti due come
Borghesi e Vesci non si può
certo scherzare e il
vicecapitano, finché può, regge
l'urto. Per la seconda partita
consecutiva deve però abbandonare
il campo prima della fine.
Incompiuto. Al suo posto Dascola
A. s.v.
Dalprà
6: Nel grigiore generale
anche Christian trova difficoltà
nello scovare uno spiraglio di
luce. Non compie particolari
errori, ma se la difesa non va
qualche colpa se la deve prendere
pure lui. Responsabilità
oggettiva.
Leonardi
G. 6,5: mezzo voto in più per
l'assist che consente
a Zambarda di siglare il
momentaneo pareggio e per quello
gettato all'ortiche da
Zanghellini. Poco cercato nel
primo tempo, si esprime meglio
nella ripresa. Altruista.
Maccani
5,5: tutto sommato
sfodera la classica prestazione
generosa e a servizio della
squadra. Da rivedere su quell'entrata troppo rude che gli
è valsa solo un cartellino
giallo: sarà squalificato. Salta
un turno.
Zambarda
6: come spesso accaduto
in questo ritorno, fa fatica
inizialmente a trovare la
posizione migliore da unica
punta. Ha il merito di siglare
con una bella girata sotto rete
il gol del momentaneo pareggio.
Nel secondo tempo è poco servito
e non si fa notare. Lampo di
genio.
Zanghellini
5,5: come
sempre ottima gestione di palla e
visione di gioco. Non si può
però dimenticare il grave errore
a pochi passi dalla porta che
sarebbe valso il gol del
vantaggio e forse avrebbe aperto
un'altra partita. Sciagurato. Al
55° entra Pontalti
5,5, che fa vedere buone
cose, ma si dimostra troppo
spesso amante del pallone e si
intestardisce in qualche
dribbling di troppo. Casanova.
Iuni
6: parte esterno di
centrocampo, finisce terzino, sia
a destra che a sinistra. Non è
una novità, ma lui si adegua e
gioca la sua onesta partita.
Generoso.
Signor
Saracino 5: poco
attento e soprattutto molto
spesso distante dall'azione. A
queste condizioni non si vede
come un arbitro possa gestire nel
migliore dei modi una partita.
Buco nero.
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