SOPRAMONTE - Dopo quattro
vittorie consecutive arriva la prima, pesante,
sconfitta stagionale per il Martignano: pesante
sia per quanto riguarda il risultato sia perchè
maturata contro una delle squadre che sarà
sicuramente rivale dei rosanero nella corsa ai
primi quattro posti. Detto questo, il Segata
questa sera ha senz'altro dimostrato di avere
qualcosa in più del Martignano, quanto meno
sotto il piano della concretezza e della forma
fisica, senza dimenticare la presenza
all'interno della sua rosa di elementi di altra
categoria. Il Martignano si presenta in quel di
Sopramonte a ranghi ridottissimi: mancano
all'appello, per vari motivi, Sandri, Simeoni,
Iuni, Tomasi e Dalpiaz. Formazione dunque quasi
obbligata con l'esordio sulla fascia sinistra di
centrocampo dal primo minuto di Alessandro
Dascola. Nei primi minuti il Martignano avrebbe
due buonissime occasioni per passare in
vantaggio: una con Franceschi che, ben imbeccato
da Leonardi, tira debolmente fra le braccia del
portiere di casa, e una con Giuseppe Dascola
che su lancio di Furlani incrocia da posizione
defilata un tiro che si spegne sull'esterno
della rete. Da qui in poi sale in cattedra il
Segata: al 12° Chistè scalda le mani a Pedrini
con un insidioso calcio di punizione. La
pressione dei padroni di casa cresce e al 21°
i locali trovano la rete del meritato vantaggio: bella
incursione da destra di Chistè che mette al
centro una palla che trova libero Armando Segata
(lasciato incolpevolmente solo), il quale mette
alle spalle di Pedrini. Passano solo cinque
minuti e il Segata raddoppia con uno strano
quanto pregevole tiro dal limite dell'area di
Linardi che va ad insaccarsi all'incrocio dei
pali. Il Martignano è annichilito e non riesce a
reagire, così il Segata ha modo di centrare anche
una traversa ed un palo con Luca Agostini. Al
39° il bravo attaccante di casa però non si fa
pregare due volte e con una bella girata al volo
sigla da centro area la rete del tre a zero.
Poco prima della terza rete l'arbitro manda
negli spogliatoi Moser per doppia ammonizione e
così fa anche al 42° con Ferretti per i padroni
di casa: in entrambi i casi uno dei due
cartellini gialli appare decisamente
discutibile. Il secondo tempo vede un Martignano
che, nonostante il pesante passivo ereditato nei
primi quarantacinque minuti, prova più con
l'orgoglio che con la lucidità ad accorciare le
distanze. Al 50° Maccani tira di poco a lato a
conclusione di una mischia creatasi in mezzo
all'area di rigore del Segata. Cinque minuti più
tardi il Martignano trova la rete che potrebbe
riaprire i giochi: sugli sviluppi di un calcio
d'angolo, Franceschi raccoglie sulla sinistra e
crossa sul primo palo dove Furlani è bravo ad
anticipare tutti di testa e a spedire alle
spalle di Pedrotti. Il Segata è però bravo a non
subire la pressione (piuttosto sterile a dire il
vero) del Martignano e al 58° chiude la gara con
il quarto gol siglato da Mariano Segata, bravo a
portarsi a tu per tu con Pedrini e a batterlo
con un preciso tiro incrociato. A risultato
ormai ampiamente acquisito, il Segata agisce
solo in contropiede, lasciando al Martignano la
gestione della gara. I rosanero riescono però a
rendersi pericolosi in sole due occasioni sulle
quali però Pedrotti si dimostra insuperabile:
prima su una girata ravvicinata di Franceschi e
poi su un colpo di testa di Dalprà indirizzato
all'angolo destro basso della porta. All'80° il
Martignano, esauriti gli unici due cambi, si
trova costretto a giocare in nove uomini per
l'uscita di scena di Toffali: un contrasto su
tiro ravvicinato di Mariano Segata gli causa una
distorsione al ginocchio. Dalle prime notizie si
parla di rottura del legamento crociato destro:
un grande in bocca al lupo a Remo. Il danno e
anche la beffa, insomma. Resta poco da dire a
conclusione di questo incontro, se non che il
Segata ha meritato ampiamente la vittoria,
mentre il Martignano dovrà fare quadrato per
affrontare nel migliore dei modi la difficile
sfida contro il Borgo. (Michele
Leonardi) |
LE PAGELLE
(di Michele Leonardi)
Pedrini
5,5: dopo quattro partite di assoluto
riposo, il portiere del Martignano si trova
davanti avversari indemoniati che sbucano da
tutte le parti. Limita i danni, ma quattro gol
pesano comunque.
Mongera 5: sempre in difficoltà
sulle discese degli avversari, così sulla fascia
destra come su quella sinistra. Costantemente
superato, non riesce a offrire spunti nemmeno in
fase offensiva.
Toffali 5: idem come sopra. Sulla
fascia sinistra è palese la facilità con cui
viene saltato dagli avversari e rischia anche
l'espulsione per i reiterati falli. Migliora
sensibilmente sulla fascia destra, fin quando
non lascia la squadra in nove per infortunio a
dieci minuti dal termine.
Maccani
5,5: si perde anche lui nella bagarre di
centrocampo, dove gli avversari dominano spesso
e volentieri. Cerca di assalire ogni pallone, ma
questa sera non gira proprio per nessuno...
Moser
5: lascia la propria squadra in dieci
dopo appena 35 minuti, complice anche un primo
generosissimo cartellino giallo da parte
dell'arbitro. Nonostante ciò è sempre in
difficoltà, anche per le precarie condizioni
fisiche.
Dalprà
5,5: sbaglia tantissimo anche il
difensore rosanero ed è tutto dire. Spesso in
affanno contro avversari del calibro di Luca
Agostini e Chistè. Nel secondo tempo sfiora il
gol su colpo di testa.
Dascola G.
5: nel primo tempo ha tre buone
occasioni per andare in rete, ma non riesce ad
incidere come dovrebbe. Nella ripresa cala
vistosamente e si spegne a poco a poco.
Franceschi
5: vale quando detto poco sopra per
Maccani. Non riesce a costruire gioco in un
centrocampo costantemente in balìa dei giocatori
del Sopramonte. Nel primo tempo ha una limpida
occasione per portare in vantaggio il Martignano
e nella ripresa si vede parare dal portiere
avversario un tiro ravvicinato. Dall'82°
Defant s.v..
Leonardi
5: da unica punta si perde nel deserto
dell'attacco, poco servito e ben controllato dai
difensori di casa. Non riesce quasi mai a
concludere a rete nemmeno quando viene
supportato da Giuseppe Dascola.
Furlani 7: l'unico ampiamente
sufficiente di questa partita. Gol
dell'illusione a parte, corre su tutti i palloni
dall'inizio alla fine e cerca con la sua classe
di illuminare la buia prestazione dei compagni
di squadra.
Dascola A. 5: la mancanza di allenamento
si fa sentire dopo poco. Scarsa lucidità e
freschezza atletica, non riesce mai ad incidere
sulla fascia sinistra. Nel secondo tempo va
comunque vicino al gol. Dal 52°
Zanghellini 5: come Dascola
completamente fuori forma combina davvero poco
in un centrocampo che naufraga a poco a poco.
Signor Ianes
3:
la sconfitta del Martignano non
dipende certo da lui e di questo ne sono consci
tutti. Certo che le ammonizioni a raffica e due
espulsioni in una partita di questo tipo la
dicono lunga sulla sua capacità di gestire un
incontro. A dir poco imbarazzante...
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