COGNOLA -
Dopo la buonissima
prestazione di Borgo, il
Martignano offre contro
l'Audace, ultima forza del
campionato, una prestazione
a dir poco sotto tono e
davvero poco brillante. Come
spesso accade in questo
circostanze, i rosanero
trovano solo tre punti (che
gli garantiscono il quarto e
quindi il sicuro accesso ai
play off) e nulla più...
speriamo che i ragazzi di
mister Leonardi stiano
adesso ricaricando le
batterie per l'imminente
seconda fase di questa
stagione. Il Martignano si
presenta con una panchina
lunga: unica assenza quella
di capitan Franceschi, il
cui infortunio, apparso in
un primo momento di lieve
entità, pare ora essere ben
più grave. Si parla infatti
di rottura del legamento
crociato. I rosanero entrano
in campo con uno
spregiudicato 3-4-3 che però
non da' i frutti sperati. I
reparti sono troppo lunghi
fra di loro e il gioco si fa
spesso confusionario; in
particolare i rosanero non
riescono a tessere trame
efficaci per arrivare
nell'area avversaria e così
ne approfitta l'Audace, che
controlla con calma e tenta
in qualche occasione di
colpire in contropiede
contro una difesa che soffre
il poco apporto fornito dal
reparto di centrocampo. Il Martignano va comunque
vicino alla rete del
vantaggio in due occasioni,
prima con Furlani, il cui
tiro mancino sibila di poco
a lato, e poi con la coppia
Dascola - Zambarda, che in
rapida successione non
riesce ad insaccare da
pochi passi un pregevole
pallone messo dentro
dall'inesauribile Furlani.
Gli uomini più eclettici del
Martignano non brillano e la
partita ne risente: manca
anche l'apporto di
Franceschi in mezzo al campo
a dettare ritmi e a gestire
la palla. Succede davvero
poco altro nella prima
frazione di gioco e così si
va al riposo sul risultato
di zero a zero. I rosanero
si presentano in campo con
un centrocampo rinforzato
dall'arretramento di
Leonardi in mediana (che
cederà però presto il posto
a Iuni), ma la musica non
cambia. Anzi, poco prima
della metà è l'Audace a
costruire una palla-gol che
avrebbe potuto cambiare le
sorti del match: Plateroti
elude la marcatura di Moser
e, dopo aver saltato con un
po' di fortuna Toffali,
serve un'invitante pallone a
Ghesla che tutto solo manda
clamorosamente a lato.
L'Audace paga più del dovuto
questo suo errore, visto che
poco dopo la mezz'ora il Martignano trova il gol del
vantaggio, grazie ad
un'azione illuminante
iniziata e conclusa da Dalprà, il quale pare avere
preso di mira la compagine
di Caldonazzo (due gol in
campionato, entrambi contro
l'Audace). La sua
conclusione sul primo palo
non lascia scampo a
Princiotta e il Martignano
può così tirare un sospiro
di sollievo. Dopo sette
minuti arriva poi il
raddoppio dei rosanero:
Tomasi (spostato al centro
del campo) ruba
intelligentemente un pallone
a metà campo e lancia sul
filo del fuorigioco
(posizione quanto meno
dubbia) Tenni, che batte con
un colpo sotto il portiere
avversario in uscita. E'
questo un gradito ritorno al
gol per il bomber di
Martignano, che non segnava
con questa maglia da più di
un anno e mezzo. Nel
frattempo Sandri prova a
centrare la porta su un
perfetto cross di Furlani,
ma il suo colpo di testa
finisce di poco alto sopra
la traversa. L'Audace ha
comunque il merito di non
considerare chiusa la gara,
tanto che a due minuti dal
novantesimo trova la rete
del due a uno grazie a Libardoni, che sfrutta alla
perfezione un assist di
Tamanini e, trovatosi a tu
per tu con Pedrini, infila
senza pietà il portiere
rosanero. Nell'ultimo minuto
di recupero la squadra
ospite avrebbe anche
l'occasione per centrare il
pareggio: la potente
punizione di Mattia Moser
viene deviata in qualche
modo da Pedrini; sulla
ribattuta si fionda
Libardoni che però non trova
il tap-in vincente. Finisce
così Martignano - Audace, una
gara non certo bella e
caratterizzata da
elevati contenuti agonistici
più che tecnici. L'impegno
di venerdì contro il Fornace
servirà al Martignano per
rifarsi da questa brutta
prestazione in vista del
primo doppio scontro dei
play off che si preannuncia
molto duro. (Michele
Leonardi) |
LE PAGELLE (di
Michele Leonardi)
Pedrini 6: praticamente inoperoso
per settanta minuti, si trova poi nell'uno
contro uno contro Tamanini, il quale spreca
malamente. Nel finale respinge con fatica una
conclusione di Moser su punizione.
Tomasi 5,5: con lui si apre un
discorso generale che vale per (quasi) tutta la
squadra. Sotto tono, incide poco e non da' mai la
sensazione di poter trovare la giocata giusta
per risolvere la gara.
Furlani
6,5: uno dei pochi a salvarsi nella
serata negativa dei rosanero. Combatte su ogni
palla e cerca sempre di costruire gioco, anche
se troppo spesso pare predicare nel deserto.
Sfiora il gol nel primo tempo.
Moser 6: leggera flessione
rispetto alle prove molto positive delle ultime
giornate. La vittoria dell'Inter in campionato e
la fascia di capitano evidentemente lo
condizionano oltre misura. Fortunatamente la
prima delle due arriva solo ogni diciotto anni...
Mongera 5,5: non giocava dalla
sfida in trasferta contro la Ravinense e questa
lontananza dal terreno di gioco si rende
evidente in alcune circostanze in cui non riesce
ad essere sicuro come invece dovrebbe. Dal 55°
Toffali 6, il quale tende a
perdersi nel marasma generale, ma si rivela
provvidenziale in alcune situazioni.
Dalprà 7: gioca bene, come al suo
solito, e in alcune occasioni sbroglia da solo
delle situazioni che avrebbero potuto far
precipitare il Martignano. Il gol del vantaggio
è una liberazione per lui e per tutta la
squadra.
Zambarda 5,5: resta l'unico
attaccante rosanero a non avere ancora trovato
la via del gol. A sua discolpa le poche partite
giocate e le poche palle giocabili arrivate
oggi: nel primo tempo si divora però
un'occasione d'oro. Dal 79° Tenni
6,5: come re Mida, ciò che tocca si
trasforma in oro. Una sola palla giocabile vale
la rete del raddoppio: ben tornato al gol.
Maccani 5,5: il nervosismo
eccessivo incide pesantemente sulla sua
prestazione. Troppo spesso impreciso e
sconclusionato. Al suo posto dal 65°
Sandri 5,5: inserito per dare
maggiore incisività in attacco, combina poco o
niente e non sfrutta una buona occasione per
segnare.
Leonardi 5,5: da punta centrale
nel primo tempo gioca molto lontano dall'area di
rigore avversaria e può solo limitarsi a qualche
giocata di sponda. Nel secondo tempo lascia
presto per crampi. Dal 60° Iuni 5,5,
il quale, come la maggioranza dei compagni,
recita il ruolo di attore non protagonista.
Pontalti 5,5: fa mancare
il suo apporto di classe e qualità e la cosa si
sente parecchio. Qualche buona giocata che però
non porta mai i frutti desiderati. Nel finale
anche fin troppo nervoso e rude con gli
avversari.
Dascola G. 5,5: nessuna occasione
da gol e tanto movimento senza però essere
assistito dai compagni. Anche per lui
prestazione da dimenticare in vista di Fornace.
Dal 79° Dascola A. 5,5:
fa quel che può, ma ormai dalle sue parti la
partita è finita da buoni dieci minuti...
Signor Catalano 5,5: il primo
tempo fila via liscio. Nel secondo tempo la gara
si fa spigolosa, ma il direttore di gara decide
di far correre un po' troppo. Forse qualche
cartellino in più (per entrambe le squadre)
avrebbe giovato.
|