A Fornace è arrivato il primo goal stagionale di Alessio Zambarda
 
 
Luciano "Luxor" Iuni, terzino goleador
dell'A.S. Martignano
Fornace - Martignano  2-4

Arbitro: Signor Franco Bazzanella di Trento

Marcatori:   5° Luciano Iuni (M), 13° Luca Furlani (M), 15° Fiorenzo Perremuto (F), 69° Alessio Zambarda (M), 86° Marco Pontalti su rig. (M), 96° Luca Schneider (F)

Fornace

Prada; Ceschini, Broseghini; Dalena, Mattivi Gr., Furlani C.; Adami (88° Mosaner), Giovannini (88° Mattivi Gi.), Colonelli, Masiero (66° Peroni), Perremuto (46° Schneider)

A disposizione: 13 Gius, 14 Mosaner, 15 Peroni, 16 Dorigoni, 17 Mattivi Gi., 18 Segatta, 19 Schneider

Allenatore:  Massimo Mosaner

Martignano

Pedrini; Moser (50° Dascola), Iuni; Maccani, Toffali (46° Mongera), Dalprà; Tomasi, Furlani, Tenni, Pontalti, Zambarda

A disposizione: 13 Mongera, 14 Dascola

Allenatore:  Gianluca Leonardi

Note

Espulsi Broseghini (F) per fallo da ultimo uomo e Mattivi Gi. (F) per proteste. Ammonito Ceschini (F) per gioco falloso

FORNACE - Chi si aspettava di vedere a Fornace la classica gara di fine stagione si è sbagliato: nonostante le due squadre avessero ormai poco da chiedere al campionato (il Martignano già matematicamente quarto, il Fornace quasi sicuro del quinto posto), i giocatori in campo si sono dati sportivamente battaglia e hanno dato vita ad una gara ricca di goal e di reti mancate, nonchè di grossolani errori difensivi. Il Martignano si presenta sul bel tappeto verde di Fornace in formazione rimaneggiata: assenti il mister Michele Leonardi, impegnato col calcio a 5 (per la cronaca, anch'esso vittorioso), sostituito in panchina da Gianluca Leonardi, i rosanero devono fare a meno di ben dieci giocatori sui ventitre della rosa. Formazione dunque quasi obbligata, con il ritorno al modulo 4-2-3-1: davanti a Pedrini, difesa schierata con Moser, Toffali, Dalprà e Iuni; a centrocampo Maccani e Luca Furlani; il trio avanzato composto da Tomasi, Pontalti e Zambarda a supporto del puntero "Ciccio" Tenni. Agli ordini del signor Bazzanella (giunto al terzo appuntamento quest'anno col Martignano) inizia la gara; i primi venti minuti sono decisamente di marca rosanera. Il gioco è fluido, con passaggi orizzontali e trame semplici ma efficaci che mettono in difficoltà il Fornace; trascorrono solo cinque minuti e Iuni, con una bordata dal limite dell'area, trafigge Prada, che non vede partire il pallone e assiste immobile all'insaccarsi della sfera alla sua sinistra. La pressione del Martignano è insistente e continua, e gli ospiti vengono premiati da una grossa indecisione del portiere Prada, che non trattiene la palla su un calcio d'angolo e permette a Luca Furlani di insaccare il più facile dei tap-in. Dopo soli due minuti, tuttavia, un errore difensivo, su un'azione forse viziata da un fallo su Dalprà, consente a Colonelli di superare Pedrini e confezionare a Perremuto un assist impossibile da sbagliare. Nonostante la rete subita, il Martignano resta il più pericoloso in campo e crea almeno altre tre occasioni d'oro: prima Dalprà manda clamorosamente alto da pochi passi, poi Zambarda si fa ribattere il pallonetto da Prada e poi non riesce a insaccare la respinta, infine Tenni supera il portiere avversario ma viene chiuso in angolo a pochi metri dalla linea di porta. Questo non tragga in inganno, perchè la seconda metà del primo tempo vede un Fornace più tonico, favorito anche dai ripetuti errori nei passaggi dei giocatori rosanero; tuttavia, i locali non sono in grado di creare grossi grattacapi alla retroguardia di Nicola Pedrini, e il tempo si chiude sull'uno a due. La ripresa vede due cambi nel Martignano: fuori Toffali e Moser, doloranti, dentro Mongera e Dascola. La squadra è più offensiva, visto l'arretramento di Tomasi sulla linea di difensori e il passaggio al 4-4-2; le fila del gioco vengono riprese in mano dal Martignano, che dopo alcuni tentativi falliti riesce a portare a tre le marcature grazie a Zambarda, che sfrutta un'ingenuità della difesa di casa, si invola verso la porta di Prada e la infila con un tiro all'angolino. Il goal sembra tramortire il Fornace, che si sbilancia e inevitabilmente lascia ampi spazi in contropiede; le manovre collettive tuttavia non riescono a portare pericoli, così Pontalti decide di fare tutto da solo: supera cinque uomini in dribbling, l'ultimo dei quali, Broseghini, lo stende in area. Rigore ed espulsione per fallo da ultimo uomo. Dell'esecuzione si incarica lo stesso Pontalti, che spara alto; Bazzanella scorge un'irregolarità e fa ripetere, suscitando le veementi proteste dei locali. Stavolta Pontalti non sbaglia e spiazza Prada. Passano pochi minuti e Giorgio Mattivi inveisce contro l'arbitro e lascia la propria squadra in nove; ciò nonostante, Schneider riesce a realizzare, al sesto minuto di recupero, il secondo goal per la propria compagine. Si chiude la partita con la vittoria del Martignano, forse più netta di quanto possa far sembrare il punteggio; e adesso appuntamento ai play-off, dove serviranno prestazioni ancora migliori per cercare di aver ragione degli avversari. Il primo di questi sarà con tutta probabilità la corazzata Avio.  (Gianluca Leonardi)

LE PAGELLE  (di Gianluca Leonardi)

Pedrini  6: come succede spesso nelle ultime gare, il suo apporto si limita all'ordinaria amministrazione. Preziosa la sua opera di sostegno continuo alla squadra, incolpevole sui goal avversari.

Moser  6: dalle sue parti il Fornace non si rivela particolarmente incisivo; avrebbe anche buoni spazi, ma spesso non li sfrutta a dovere. Acciaccato, lascia il posto ad inizio ripresa a  Dascola  6, che si propone spesso sulla fascia destra ma viene talvolta ignorato dai compagni. Ciò nonostante mette in mezzo alcuni palloni interessanti.

Iuni  7: ha il merito di sbloccare il risultato dopo pochi minuti ma, soprattutto nel primo tempo, è una spina nel fianco della difesa locale, sfruttando gli spazi concessi dal Fornace. Nel secondo tempo intelligentemente copre di più e rintuzza abilmente le avanzate avversarie sulla propria fascia di competenza.

Maccani  7: gioca e tace, e sappiamo che quando non si innervosisce sa essere determinante per la squadra. Riesce a dare gli equilibri garantendo supporto alla difesa ma anche all'attacco.

Toffali 6,5: finchè dura, da' prova di essere in forma e impeccabile in marcatura. L'intesa con Dalprà è ormai consolidata; solamente un lieve infortunio lo costringe a lasciare il campo. Gli subentra Mongera  6, che si piazza al centro della difesa e gestisce con ordine le poche situazioni pericolose a cui si trova di fronte.

Dalprà  7: le poche incertezze che provocano occasioni pericolose sono legate a discutibili interventi degli attaccanti avversari su di lui; per il resto fornisce la solita prestazione maiuscola, condita con alcune avanzate su calci piazzati, una delle quali viene clamorosamente sciupata. Ma va benissimo comunque.

Tomasi  6,5: non è esplosivo, però spesso con le sue sgroppate in fascia mette in seria difficoltà la difesa del Fornace. Anche nella ripresa, quando viene arretrato terzino, riesce a non rinunciare alle proiezioni offensive, pur presidiando con ordine la sua zona di competenza.

Furlani  6,5: la sfida ravvicinata col fratello Christian stavolta è vinta: tiene in mano il centrocampo assieme a Maccani, realizza il secondo goal da vero rapinatore d'area e confeziona alcuni assist interessanti per i compagni. Qualche tentativo da fuori, punizioni comprese, meriterebbero più precisione. 

Tenni  6: nel primo tempo, molto isolato e poco aiutato, fa quel che può contro tre difensori avversari. Fallisce una rete che sembrava abbastanza semplice. Nella ripresa un po' meglio, affiancato da Zambarda, anche se di nuovo spreca un'occasione facendosi recuperare in velocità..

Pontalti  6,5: ha la caratteristica dei numeri dieci, cioè di apparire avulso dal gioco per larghi tratti per poi uscire con delle vere prodezze come l'azione che porta al calcio di rigore. Ha un'altra buona occasione di testa, ma Prada gli nega il goal deviando la palla in angolo. Se sta bene può essere decisivo.

Zambarda  6,5: è bello vederlo tornare a dare una mano sui calci d'angolo battuti dagli avversari; meritava di trovare il goal (era l'unico attaccante ancora all'asciutto) e quindi gioisce a ragione quando segna. Ora ne attendiamo altri nei play-off.

Signor Bazzanella  5,5: in generale sembra faticare, sia a correre che a tenere in mano la partita. Alcune decisioni piuttosto irritanti e troppo fiscali fanno arrabbiare i giocatori di casa.