TRENTO - Dopo quattordici
giornate in cui aveva sempre raccolto punti, il Martignano deve cedere al cospetto di una
Ravinense più volenterosa e cinica. I rosanero
disputano una partita decisamente sotto tono e
riaprono, seppur flebilmente, i giochi con il
Pollini per conquistare il primo posto nel
girone. Martignano troppo rinunciatario nel
primo tempo e sprecone nella ripresa per poter
avere la meglio sui padroni di casa. La partita
si apre subito con un episodio dubbio nell'area
rosanera, dove Pooli chiede un calcio di rigore
per un presunto atterramento ai suoi danni a
pochi metri dalla linea di porta: il direttore
di gara sorvola. L'arbitro è protagonista in
negativo anche qualche minuto dopo, quando
annulla una rete segnata da Cagol per un
fuorigioco inesistente (Tomasi aveva crossato
dalla linea di fondo). La Ravinense comunque si
dimostra più in palla e riesce a prendere in
mano le redini del gioco, provando ad impensierire
il Martignano con conclusioni dalla distanza che
però non impensieriscono mai Ferrari. I
rosanero, peraltro, non riescono a reagire a
dovere, lasciando solo a Cagol (conclusione
dalla distanza di poco a lato) la possibilità di
sbloccare il risultato. La prima frazione di
gioco prosegue in un totale anonimato da parte
del Martignano e con la Ravinense che cerca di
sfondare soprattutto per vie centrali: da
un'azione di calcio d'angolo arriva il vantaggio
dei padroni di casa. Il cross dalla bandierina
viene respinto da un difensore rosanero: la
palla viene però rispedita al centro dell'area
dove Pooli, in chiara posizione di fuorigioco
(con l'arbitro posizionato a due passi dallo
stesso) batte Ferrari con preciso diagonale.
Inutili le proteste del Martignano, il quale,
proprio allo scadere del primo tempo, avrebbe la
possibilità di pareggiare immediatamente, ma
Landrini è bravissimo ad opporsi a Cagol
lanciato a rete e a spedire la palla in calcio
d'angolo. La ripresa si apre subito a favore del
Martignano: Tenni viene steso due passi dentro
l'area di rigore e Cagol non sbaglia dagli
undici metri, siglando così la rete numero
ventidue in questa stagione. Da questo momento
in poi il Martignano avrebbe almeno altre due
nitide palle-gol per portarsi in vantaggio, ma
prima Cagol sciupa sciaguratamente a due passi
dalla porta calciando il pallone alto sopra la
traversa; poi è capitan Dalprà a calciare a lato
da buona posizione dopo aver tentato di bissare la
rete della settimana scorsa con un colpo di
testa da calcio d'angolo. Si tratta comunque
di due fiammate isolate perché la partita
vive per lunghi tratti in uno stato di torpore
che non viene scosso da nessun episodio degno di
nota. Il Martignano riesce comunque a mantenere
il pallino del gioco, ma proprio nel momento in
cui la partita sembrava potersi incanalare sul
risultato di parità (giusto, visti valori
espressi in campo) la Ravinense trova la rete
del sorpasso. Su cross dalla bandierina Caldera
stacca più in alto di Dalprà e deposita la sfera
sotto l'incrocio dei pali dove Ferrari non
può arrivare. La rete del vantaggio dei padroni
di casa taglia le gambe ai rosanero, che tentano
di buttarsi in avanti alla ricerca del pareggio,
ma, come spesso avviene in questi casi, lo fanno
in modo sconclusionato e confuso. Il Martignano
deve comunque ancora recriminare per una
posizione di fuorigioco inesistente fischiata ai
danni di Mongera che avrebbe potuto portarsi a
tu per tu con l'estremo difensore avversario.
Dopo cinque minuti di recupero il direttore di
gara (leggasi a lato il giudizio sulla sua
prestazione) fischia la fine delle ostilità,
rimandando così all'ultima giornata la
possibilità per il Martignano di laurearsi prima
squadra del proprio girone. Una prestazione
decisamente da cancellare per i rosanero, ma che
non condiziona comunque il giudizio
assolutamente positivo su quanto fatto finora da
questo gruppo. A lunedì, per riprendere quel
punto (almeno) che possa garantire il primato.
(Michele Leonardi) |
LE PAGELLE (di
Michele Leonardi)
Ferrari 6: Inoperoso per tutto
l'incontro deve soccombere alle (uniche) due
conclusioni dei padroni di casa, incassando le
reti senza particolari responsabilità.
Garbari 6,5: prestazione
praticamente senza macchia per il terzino rosanero, che nonostante debba fare i conti con
avversari sempre temibili chiude benissimo gli
spazi e fa respirare la propria retroguardia.
Mongera 6,5: conferma il buon momento di
forma con un primo tempo molto equilibrato in
fase di copertura ed una ripresa in cui si
propone spesso e volentieri in proiezione
offensiva.
Maccani 5,5: indice poco a
centrocampo (dove spesso si trova in inferiorità
numerica) e non è cosa da lui. Chiude fin dove
può le sortite avversarie, ma non riesce quasi
mai a far ripartire come si deve le azioni della
propria squadra.
Toffali 6: sbaglia poco anche se
il tandem d'attacco della Ravinense è uno di
quelli con cui non ci si può distrarre nemmeno
un secondo. Concede poco, ma a metà ripresa deve
lasciare per infortunio a Pedrini M.
6, che ormai dimostra di trovarsi a suo
agio nel ruolo di difensore centrale e
sostituisce il compagno senza particolari
affanni.
Dalprà 5,5: per lunghi tratti
della gara gestisce molto bene le complicate
azioni offensive della Ravinense.
L'insufficienza è tuttavia dettata da una
clamorosa rete mancata ad inizio ripresa e dalla
colpevole disattenzione in occasione del
raddoppio degli avversari.
Tomasi 5,5: in calo rispetto alle
ultime splendide prestazioni. Nel primo tempo
deve badare soprattutto a dare una mano in fase
difensiva, nella ripresa non riesce mai ad
innescarsi sulla fascia e tutta la squadra ne
risente.
Cagol
5,5: segna anche questa volta, ma a
macchiare la sua prestazione sono almeno tre
palle-gol sprecate malamente e che avrebbero
potuto ribaltare la gara in favore del
Martignano. Giornata no per il bomber rosanero.
Tenni
5,5: si procura il rigore ad inizio
ripresa che vale il momentaneo pareggio del
Martignano. Per il resto combina davvero poco,
anche perché non sempre servito e supportato dai
compagni. Dal 65° Leonardi 5,5,
che non incide come sperato sull'andamento della
gara, anche per le poche palle che sono
transitate dalla sue parti.
Furlani 6: interpreta bene il
ruolo di mediano e di geometra del centrocampo.
Nel primo tempo ha il gran merito di non far
naufragare i suoi in mezzo al campo; nella
ripresa prova ad accendere la luce, ma senza
fortuna.
Zambarda 5,5: qualche buono spunto
in avanti, ma la condizione fisica precaria non
l'aiuta. Si deve inoltre sacrificare in un ruolo
di copertura che lo limita molto. Dal 75°
Franceschi 6, che sfortunatamente
entra quando la Ravinense ritrova il vantaggio.
Mette comunque ordine in mezzo al campo,
dimostrando un miglioramento costante.
Signor Zambonin
4:
il fatto
che un designatore arbitrale possa
autodesignarsi e che possa dirigere due gare
nell'arco di 24 ore sono concetti che ci
sfuggono... assolutamente inadatto, prende
decisioni al limite del ridicolo. |