COGNOLA - Nella "stagione
dei record" per il
Martignano non poteva
mancare lo storico approdo
ai quarti di finale dei
play-off valevoli per la
definizione della vincitrice
assoluta del campionato
amatori. Il passaggio del
turno è stato ottenuto al
termine di una gara di
ritorno (conclusasi con il
medesimo risultato
dell'andata) non certo
bella, anche perchè in molte
occasioni la veemenza
agonistica del Montevaccino
l'ha fatta da padrona sulla
tecnica e sulle capacità di
palleggio del Martignano.
Pronti via e i rosanero
avrebbero subito una
ghiottissima occasione per
chiudere definitivamente il
discorso qualificazione:
Dalcanale sbaglia il
disimpegno e Tomasi si vede
arrivare una palla goal
facile facile, ma Guetti è
bravo a sbarrargli la
strada; sul proseguo
dell'azione ci prova Firicano dal limite, ma un
difensore avversario
respinge a qualche metro
dalla linea di porta. Il
Montevaccino risponde subito
con un colpo di testa di
Miori da centro area che
capitan Pedrini, per non
rischiare, preferisce
deviare in angolo con un
tuffo sul secondo palo. Il
gioco stenta a farsi vedere
in mezzo al campo, anche per
le pessime condizioni del
terreno di gioco, e così ne
risente lo spettacolo.
Entrambe le squadre sono più
che altro pericolose in
occasione di calci piazzati:
su un tiro dalla bandierina
è Dalprà che tenta di
bissare la rete dell'andata,
ma la sua girata al volo di
destro non ha fortuna. Il
Montevaccino, dalla parte
opposta, tenta di sfondare
la linea difensiva del
Martignano, ma Pedrini resta
inoperoso fino a quando, nel
giro di pochi minuti, non
deve opporsi a due
conclusioni di Mattia
Pasolli che però non hanno
la giusta potenza e non
impensieriscono l'estremo
difensore rosanero. Stessa
sorte tocca anche a un tiro
di Gianluca Leonardi
indirizzato verso la porta
di Guetti. La ripresa si
riapre con i primi dieci
minuti tutti a favore del
Martignano che tenta di
creare le giuste occasioni
per portarsi in vantaggio,
ma senza troppa fortuna:
Gianluca Leonardi, in
particolare, è bravo in due
occasioni a saltare il
proprio uomo, ma le sue
successive conclusioni in
diagonale finiscono sempre a
lato, anche perchè la difesa
del Montevaccino è brava a
raddoppiare sullo stesso
proprio al momento del tiro.
Sfortunatamente il secondo
tempo è anche il momento in
cui la squadra ospite, che
deve necessariamente segnare
due reti per passare il
turno, aumenta la tensione
agonistica in campo,
farcendo il proprio gioco di
interventi al limite del
regolamento e a continue
proteste nei confronti del
direttore di gara. Il Martignano risente comunque
dell'atteggiamento degli
avversari, i quali, nella
parte centrale della seconda
frazione di gioco, aumentano
la pressione al limite
dell'area rosanera. Alcuni
palloni vaganti all'interno
dell'area di rigore mettono
i brividi a Nicola Pedrini,
fino a quando Mattia Pasolli
si trova sui piedi la palla
giusta per portare in
vantaggio il Montevaccino.
La conclusione del bravo
centrale si spegne tuttavia
a lato di poco, con Pedrini
proteso in un'uscita
disperata. I rosanero
capiscono che è arrivato il
momento di reagire e così
nell'ultimo quarto d'ora
alzano il proprio baricentro
e tentano di colpire con
azioni in velocità degli
attaccanti, ma l'attenta
difesa di Edoardo Pasolli
spegne ogni velleità del
Martignano. La partita pare
così incanalarsi verso un
risultato di parità a reti
inviolate sostanzialmente
equo, se non che, nel primo
minuto di recupero, Gianluca
Leonardi penetra in area di
rigore lungo la linea del
fallo di fondo, dove viene steso
da tergo da Damiano Corn.
L'arbitro assegna senza
esitazione il calcio di
rigore, decisione
ineccepibile, anche se
lungamente contestata dai
giocatori del Montevaccino.
Sul dischetto va Cagol, il
quale si vede deviare da
un ottimo riflesso del
sempre bravo Guetti la
conclusione: sulla ribattuta
comunque il bomber non
perdona e sigla la rete
della vittoria rosanera.
Ingiudicabili i commenti
piovuti dalle tribune su
Gianluca Leonardi, "reo" di
aver simulato in occasione
del calcio di rigore, come
del tutto fuori luogo rimane
il comportamento tenuto in
campo da alcuni giocatori
del Montevaccino, i quali,
forse, non riescono a dare
il giusto peso alle cose.
Peccato, perchè all'interno
della stessa formazione ci
sono persone che non
meritano assolutamente
questo. Il Martignano,
comunque, ha vinto e tanto
basta per superare qualsiasi
sentimento di invidia,
rabbia o ingiustificato odio
sportivo. (Michele
Leonardi) |
LE PAGELLE
(di Michele Leonardi)
Pedrini N. 6,5: chiamato in causa
pochissime volte, risponde sempre presente con
grande tempismo e precisione. Ha anche il merito
di infondere sempre fiducia ai compagni,
essenziale per una partita del genere.
Pedrini M. 7: assolutamente
impeccabile. Mette la museruola a Pasquali che
non può far altro che andare a sbattere contro
il muro eretto da questo terzino che impressiona
sempre per la grande intelligenza tattica.
Garbari
6: la solita prestazione soddisfacente
che lascia poco spazio ad incertezze o
disattenzioni. Si concede ancora poco in fase
offensiva, ma sono cose che col tempo
arriveranno. Dal 62° Moser 6,
che, prima da terzino destro e poi da centrale,
dimostra sempre precisione e accuratezza
nell'impostare il gioco dalle retrovie. Peccato
per l'infortunio proprio nel finale.
Maccani 6: strano a dirsi, ma
fatica anche lui di fronte alla esagerata foga
agonistica (sia di gambe che di lingua...) degli
avversari. Non rinuncia però mai a metterci il
piede e... la testa per fermare gli attacchi
del Montevaccino.
Toffali
6,5: non ripeterà la prova esaltante
dell'andata, però concede soltanto una palla
agli avversari che Mattia Pasolli non sfrutta a
dovere. Per il resto si fa trovare sempre al
posto giusto nel momento giusto. Lascia per il
solito problema muscolare a Mongera
6, che fa il suo tentando anche in
un'occasione di proiettarsi in una di quelle
galoppate sulla fascia che tanto gli sono care.
Dalprà
6,5: si sa che ormai lui e Toffali
giocano in perfetta sintonia e anche quando
sbagliano lo fanno assieme (vedi la citata
occasione di Pasolli). Prova anche questa volta
ad andare a segno, ma senza successo; peccato
per quell'ammonizione così pesante.
Tomasi
6: si dovrebbe riportare il commento
della partita scorsa: pronti via e viene
immediatamente azzoppato da Pasquali (stessa
scena dell'andata). Fa quel che può, con
sacrificio e stringendo i denti. Dal 92°
Tenni s.v., che entra a
qualificazione già in cassaforte per dare colore
all'attacco rosanero.
Cagol 6: che il bomber non sia in
una fase particolarmente felice del suo campionato
lo abbiamo già rilevato in più occasioni.
Tuttavia questo non gli permette di perdere il
vizio del gol, anche se Guetti è eccellente nel
paragli il rigore che poi l'attaccante
rispedisce in rete.
Leonardi
6,5: poche le palle che arrivano davanti
in questa partita tiratissima, anche grazie ad
una accorta difesa di Edoardo Pasolli.
L'attaccante rosanero si rende comunque
protagonista di buoni spunti e si guadagna il
rigore (sacrosanto) che decide la gara.
Firicano
6,5: in questa gara se ne è apprezzato
soprattutto lo spirito di sacrificio messo in
campo per aiutare i compagni a resistere al
gioco confusionario e spesso isterico degli
avversari. Grande cuore e grande pazienza, le
doti di chi sa giocare al pallone.
Franceschi
6: non è facile districarsi nel "deserto
dei Tartari" nel bel mezzo del campo di Cognola e
la precisione ne risente. Non molla comunque per
un secondo, anche se pecca un po' in fase
conclusiva.
Lascia il posto al 66° a Paolazzi
6, che, pur non potendo mettere in luce
tutte le sue doti di funambolo, si sacrifica e
lotta su ogni pallone, dando man forte al
centrocampo.
Signor Chesani
6,5:
commette davvero pochi errori ed è
protagonista di una gara arbitrata con saggezza
e con la giusta autorità. Forse distribuisce un
po' male i cartellini. Vede bene in occasione
del rigore.
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