Doppietta per Marco Pontalti, che onora al meglio il ritorno in campo da titolare
 
 
Alessandro "Ciccio" Tenni, prima rete stagionale
Martignano - Sardagna  7-0

Arbitro: Signor Silvio Chesani di Brusino

Marcatori: 18° Mauro Tomasi (M), 53° Alessio Zambarda (M), 57° e 69° Marco Pontalti (M), 82° Alessandro Tenni (M), 85° e 87° Luca Cagol (M)

Martignano

Pedrini N.; Garbari (53° Pedrini M.), Iuni (67° Bortolotti); Maccani (53° Furlani), Moser, Dalprà; Tomasi, Cagol, Zambarda (65° Dalpiaz), Pontalti (70° Leonardi), Franceschi (78° Tenni) 

A disposizione: 13 Pedrini M., 14 Dalpiaz, 15 Bortolotti, 16 Furlani, 17 Leonardi, 18 Tenni

Allenatore:  Michele Leonardi

Sardagna

Saltori; Nigro, Pedrolli; Paternoster, Addari, Oduihicm (46° Scudellari); Mion, Pastorino, Medeot, Bellutti, Dallabona

A disposizione: 13 Montano Jerson, 14 Conotter, 15 Scudellari

Allenatore:  Michele Tarolli

Note

Ammonito Maccani (M) per gioco falloso

TRENTO - Dopo la prima vittoria in campionato di sette giorni prima, il Martignano prosegue nella sua rincorsa ai primi posti del girone battendo con un sonoro sette a zero il Sardagna: un risultato forse un po' troppo ampio per la grinta messa in campo dagli ospiti durante la gara, ma un risultato che comunque rivela l'effettivo dominio territoriale dei rosanero per tutto l'arco dei novanta minuti. All'appello per questa gara mancano solo Toffali, Mongera e Buzzi e così mister Leonardi, per la prima volta in questo campionato, ha un'ampia gamma di scelta e deve ricorrere al turn over. Il Martignano prova sin dalle prime battute a far girare a proprio favore la partita: Luca Cagol prova a sbloccare il risultato battendo a colpo sicuro di testa su cross dalla destra di Tomasi, ma Saltori si oppone d'istinto. Subito dopo Dalprà avrebbe due occasioni per portare in vantaggio il Martignano, ma non riesce nell'impresa di siglare la sua prima rete stagionale. Tuttavia poco dopo Medeot mette i brividi a Nicola Pedrini con un tiro insidioso che, scagliato dai trenta metri, incoccia la parte superiore della traversa. Al 18° arriva la prima rete del Martignano: Moser dalle retrovie rilancia verso Tomasi che, partito in posizione regolare, tutto solo davanti a Saltori non sbaglia portando così a quattro il suo bottino di marcature stagionali. I rosanero non placano la loro pressione nella metà campo avversaria, anche se troppo spesso o sprecano l'ultimo passaggio, ritardando la conclusione a rete, o vengono fermati da improbabili fuorigioco fischiati dal comunque positivo Chesani. Il secondo tempo prosegue sulla falsa riga del primo: il Martignano non vuole commettere l'errore della giornata precedente e mantenere aperta una gara che avrebbe dovuto chiudere ben prima. I rosanero questa volta però si fanno trovare pronti e non sprecano l'occasione. Nel giro di quattro minuti, infatti, tra il 53° e il 57°, il Martignano si porta sul tre a zero: il grande protagonista è Pontalti che prima offre a Zambarda l'assist per una facile rete da pochi passi dalla porta (complice una deviazione di un difensore avversario) e poi, in un'azione fotocopia, si fa trovare pronto a battere a rete da poco più di un metro un preciso passaggio dalla linea di fondo di Cagol. Nell'occasione si infortuna un difensore del Sardagna, che costringe la propria squadra da questo momento a giocare in inferiorità numerica, avendo ormai esaurito le sostituzioni. A questo punto, grazie anche all'uomo in più e ai maggiori spazi a disposizione, i rosanero prendono il sopravvento e dilagano. Al 69° arriva la doppietta di Pontalti, con un'azione insistita che si conclude con un bel diagonale all'interno dell'area di rigore. Finalmente il Martignano ritrova il vero Pontalti che in questa gara ha messo in campo tutta la sua classe cristallina. Il centrocampista rosanero prova anche a mettere a segno il terzo centro personale, ma la traversa dice di no ad una bellissima conclusione dal limite dell'area piccola. Tocca poi a Tenni lasciare anche il proprio marchio sulla partita, riscattando così le ultime prove opache offerte nelle ultime gare; la rete è di pregevole fattura: Tenni stoppa la palla dentro l'area di rigore spalle alla porta e, girandosi, lascia partire un destro che si spegne a mezza altezza battendo Saltori. Poco dopo lo stesso Tenni potrebbe siglare la propria doppietta personale, ma il suo tocco sotto dopo un bel passaggio offerto da Leonardi finisce a lato di pochissimo. Gli ultimi cinque minuti offrono gloria anche al bomber Cagol, che per tutta la gara si è prodigato per ritornare alla rete che manca dalla seconda giornata. Il sesto gol è frutto di una bella azione sulla destra di Dalpiaz che mette sul secondo palo un pallone che Cagol non può sbagliare. A tre minuti dal termine Bortolotti lancia dentro l'area di rigore sempre Cagol che con uno stupendo pallonetto che si insacca all'incrocio del secondo palo chiude il punteggio sul sette a zero. La corsa ai primi posti della classifica per i rosaneri continua a gonfie vele.  (Michele Leonardi)

LE PAGELLE  (di Michele Leonardi)

Pedrini N.  s.v.: seconda partita consecutiva da semplice spettatore. Dispiace non poter dargli una valutazione, ma qualsiasi voto sarebbe del tutto inappropriato. Meglio così: servono anche giornate di riposo.

Garbari  6: soffre più del dovuto la velocità e gli spunti di Mion, che spesso e volentieri lo brucia. Meglio quando può salire qualche metro e impostare delle buone azioni sulla fascia. Dal 53° Pedrini M.  6, il quale entra nel momento in cui i rosanero sbloccano definitivamente la gara. Prova anche l'azione personale, senza fortuna.

Iuni  6,5: molto buono soprattutto nel primo tempo, quando trova i tempi giusti per chiudere le azioni del Sardagna. Nel secondo tempo, come tutta la difesa, ha gioco facile. Dal 67° Bortolotti  6,5, che, atteso dalla prima giornata, mette subito in mostra le sue ottime qualità e la sua perfetta visione di gioco.

Maccani  6: pensa soprattutto a dialogare (anche vivacemente) con l'arbitro e dimentica un po' di fare il suo lavoro in mezzo al campo. Lascia il posto al 53° a Furlani  6,5, che anche partendo dalla panchina mette a disposizione dei compagni la sua solita sicurezza, tessendo pregevoli trame in mezzo al campo.

Moser  6,5: conferma anche in questa gara il suo ottimo stato di forma. Preciso e puntuale in ogni chiusura, suo l'assist per Tomasi in occasione della prima rete del Martignano.

Dalprà  6,5: qualche difficoltà nella prima parte della partita quando soffre la fisicità di Medeot. Esce alla distanza cercando anche la rete personale con un colpo di testa su calcio d'angolo.

Tomasi  6,5: è molto bravo ad eludere il fuorigioco in occasione del primo vantaggio rosanero. Cerca spesso la soluzione personale, ma si da' da fare e lavora per tutta la squadra, finendo il match da terzino destro.

Cagol  6,5: fosse durata 85 minuti, il bomber rosanero sarebbe rimasto incredibilmente a bocca asciutta. Invece negli ultimi cinque minuti mette a segno la propria doppietta, come promesso.

Zambarda  6,5: preziosissimo come sempre in uno sporco lavoro di copertura quando i rosanero si chiudono in difesa. Trova finalmente il gol... o quasi: ma è giusto riconoscerglielo. Dal 65° Dalpiaz  6,5, che appare assolutamente in crescita. Imprendibile sulla destra, offre un bellissimo assist per il primo goal di Cagol. Sfiora di un niente la rete.

Pontalti  7,5: finalmente è tornato! Prova di grandissimo spessore per il centrocampista rosanero, autore anche di un doppietta che, se non fosse stato per la traversa, si sarebbe trasformata in un tris. Dal 70° Leonardi  6, che si muove molto e tenta anche lui di bissare la rete della scorsa settimana, ma senza successo. Buona l'assistenza ai compagni d'attacco.

Franceschi  6: con un Maccani un po' spaesato è costretto a portare la "croce" in mezzo al campo e spesso deve limitarsi ad un lavoro di contenimento in mezzo al campo. Dall'78° Tenni  6,5, il cui voto sta tutto nel bellissimo goal che realizza, in cerca di riscatto dopo le ultime prove opache.

Signor Chesani 6,5: a parte qualche eccesso nella segnalazione dei fuorigioco, il direttore di gara non ha difficoltà a gestire la partita, anche con la sua proverbiale loquacità.