TRENTO - Nella
nona giornata di campionato il Martignano si
aggiudica la prima delle due gare che nel giro
di soli sei giorni potrebbero cambiare il volto
dell'attuale classifica del girone C del
campionato amatori: la vittoria sullo Stefano
Orazi, sofferta ma meritata, significa molto per
i rosanero che adesso dovranno affrontare la
sempre temibile Ravinense, terza forza del
girone in coabitazione col Martignano. Pontalti
da' forfait poco prima del fischio di inizio e
così le chiavi del centrocampo restano in mano
all'ormai collaudata coppia centrale Franceschi-Furlani; in attacco ritrova spazio
Tenni (luci ed ombre sulla sua prestazione) con
alle spalle un Cagol sempre alla ricerca di
continuità nell'andare in gol. Nel primo quarto
d'ora lo Stefano Orazi fa il bello ed il cattivo
tempo nella metà campo rosanera, mettendo in
seria difficoltà gli uomini di mister Leonardi:
sono soprattutto il numero dieci Dalvit ed il
bomber Campi a creare i maggiori grattacapi alla
difesa del Martgnano, che ha il suo bel daffare
per contenere l'impeto degli avversari. Ciò
nonostante capitan Pedrini deve solo controllare
qualche palla in uscita senza venir mai
seriamente impegnato. Verso il ventesimo esce
finalmente il Martignano che nel giro di dieci
minuti confeziona delle buone occasioni: Cagol
calcio a lato da posizione favorevole e poi si
vede deviato in angolo da M. Bortolotti un
calcio di punizione. Ci prova poi Leonardi con
un tiro a giro, ma la conclusione è troppo
centrale, e poi ancora Cagol su punizione, ma
guadagna soltanto un altro calcio d'angolo.
Arriva poi l'occasione più ghiotta del primo
tempo per "Ciccio" Tenni che però, con la porta
spalancata, calcia incredibilmente a lato. Prima
del termine della prima frazione di gioco c'è
anche lo spazio per un bel gesto di fair play
da parte di Leonardi, al quale l'arbitro fischia
un calcio di rigore a favore per un contatto
inesistente: l'attaccante rosanero ammette
l'accaduto, calcia tra le braccia del portiere
il rigore assegnato, ma viene incredibilmente
ammonito dall'arbitro per una non ben
chiara motivazione. La ripresa si apre con un Martignano
determinato a portare a casa i tre punti
ed infatti, dopo una decina di minuti di studio
tra le due formazioni, Cagol trova il pertugio
giusto per andare a rete: ottimo suggerimento di
sponda di Tenni e il numero otto rosanero, a tu per
tu con l'estremo difensore ospite, non sbaglia
insaccando la palla con un tocco sotto. A questo
punto il Martignano arretra di qualche metro per
poter gestire meglio la gara senza lasciare
troppi spazi al veloce e tecnico centrocampo
dello Stefano Orazi. Gli ospiti cercano comunque
di impegnare Pedrini, prima con un tiro dalla
distanza e poi con una velenosa conclusione dal
lato sinistro, che l'estremo difensore del
Martignano devia con una bella parata in calcio
d'angolo. Gli sforzi dello Stefano Orazi vengono
comunque premiati al minuto ottantuno quando,
sfruttando una fascia sinistra del tutto
sguarnita, gli ospiti hanno la possibilità di
mettere al centro dell'area un pallone sul
quale, all'altezza del secondo palo, si avventa Ottaviani che, tutto solo, mette la palla in
rete. Ma la partita non è ancora finita perché,
come in una vera sfida di vertice che si
rispetti, arriva sempre il gran finale che
decide la gara. I rosanero sono bravi a non
abbattersi per il pareggio subito in modo tanto
maldestro e si fanno subito vedere nella metà
campo avversaria. La rete del sorpasso parte da
un'azione di calcio di punizione battuto da Furlani (prova di assoluto livello questa sera)
sul quale, dopo una serie di ribattute, si
avventa Cagol: il suo tiro a colpo sicuro viene
deviato dal portiere ospite, ma la sfera finisce
sulla gamba di Piccoli e quindi in fondo al
sacco per il più amaro degli autogol. Tre punti
guadagnati e meritati dal Martignano, anche se
raggiunti con un pizzico di fortuna: ogni tanto
anche la buona sorte però non guasta.
(Michele Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Michele Leonardi)
Pedrini N. 7: è impegnato in poche
occasioni, ma risponde sempre presente alla
chiamata risultando determinante. Non può nulla
sulla rete del momentaneo pareggio degli ospiti.
Toffali 6: gli attaccanti
avversari si rivelano una brutta gatta da
pelare, ma con le buone o con le cattive riesce
sempre a venirne a capo. Lascia anzitempo per un
risentimento muscolare. Dal 77° Garbari
6, che, pur non impeccabile in occasione della
rete avversaria, presidia comunque
sufficientemente la sua zona di competenza.
Iuni
6: valutazione condizionata dall'errore
(in concorso con altri compagni) al momento
della marcatura degli ospiti. Per il resto prova
positiva, con anche buoni suggerimenti per gli
attaccanti.
Franceschi 6: la partita si è
giocata soprattutto in mezzo al campo e a lui è
toccato il duro compito di fare da "diga"
davanti alla difesa. Svolge comunque bene il
compito. Dal 67° Bortolotti 6,
il quale si trova nelle stesse condizioni del
compagno sostituito e deve badare al sodo per
non rischiare troppo.
Moser
6: meno preciso rispetto al solito, ha
il suo bel da fare per respingere gli assalti
degli attaccanti avversari. Deve abbandonare
anche lui per un dolore alla coscia. Dal 55°
Pedrini M. 6, che, buttato
all'improvviso nella mischia, risponde presente,
prima da terzino e poi da centrale, senza grosse
sbavature.
Dalprà 7: esce da vincitore nella
difficile sfida con gli attaccanti dello Stefano
Orazi. Duro quando serve, ottimo negli anticipi,
non si fa quasi mai sorprendere e sbroglia
situazioni intricate.
Tomasi 6: trova pochi spazi sulla
fascia di competenza, ma quando può partire
riesce comunque a creare qualche grattacapo alla
retroguardia avversaria. Gli manca l'occasione
per concludere a rete.
Cagol
7: senza dubbio il più pericoloso del
Martignano, sblocca la gara con una rete da
rapace dell'area di rigore e ne sfiora almeno
altre due su calcio piazzato. E adesso il
meritato riposo in luna di miele.
Tenni
6: la rete divorata nel primo tempo
comporterebbe una valutazione senz'altro più
bassa. Tuttavia si rende autore di un'altra
azione pericolosa e manda in rete Cagol con un
bell'assist. Dall'65° Zambarda 6,
che
perde per strada il diretto avversario in
occasione della rete ospite. Ha comunque il
merito di tenere il possesso palla nel momento
più difficile.
Furlani 7,5: ispiratore
di tutte le manovre rosanere. Macina gioco e
confeziona palloni d'oro per i compagni: non
sbaglia una virgola e lotta come un leone in
mezzo al campo per fermare il gioco avversario.
Leonardi 6,5: merita una
valutazione positiva per il bel gesto di fair
play in occasione del rigore erroneamente
concessogli dall'arbitro. Si rende pericoloso in
alcune occasioni e nel complesso risulta
prezioso nell'economia della gara.
Signor Chesani 5: perde
un'infinità di tempo nel spiegare con toni
accesi le (discutibili) decisioni adottate.
Fischia male, ammonisce peggio: prestazione da
dimenticare. |