CALCERANICA - Dopo due
vittorie consecutive il Martignano è stoppato in
trasferta da un coriaceo e tenace Calceranica:
pareggio che tutto sommato può definirsi giusto,
considerato che le due formazioni si sono divise
equamente i due tempi di gioco. I rosanero,
infatti, hanno pagato caro il fatto di aver
disputato il loro peggior primo tempo di questa
stagione, lasciando troppo spazio alle trame
veloci e spesso pungenti degli avversari. La
ripresa è servita per riportare il risultato in
parità, ma non è bastata a trovare la vittoria
che invece sarebbe servita per agguantare il
secondo posto in classifica. Mister Leonardi
deve operare una sostituzione poco prima del
fischio di inizio, facendo partire Zambarda al
posto di Bortolotti. Come detto, i primi minuti
vedono giocare soltanto i padroni di casa: al
quarto minuto Rasile impegna severamente Nicola
Pedrini con un tiro insidioso. Cinque minuti
dopo l'estremo difensore rosanero però nulla può
sul tiro di Danilo Zimmari, trovatosi tutto solo in
area avversaria dopo una disattenzione della
difesa del Martignano. Il Calceranica conquista
letteralmente il centrocampo, anche perchè i due
mediani Franceschi e Furlani non sono
assolutamente supportati dai tre trequartisti
rosaneri. Il Martignano prova a mettere fuori la
testa solo con Tenni, che manca di poco la rete
dopo un'uscita errata del portiere del
Calceranica. La difesa del Martignano trema
ancora in alcune occasioni, anche perchè il
Calceranica è bravo a ripartire con i suoi
veloci attaccanti. Superata la mezz'ora i
rosanero riescono a guadagnare qualche metro, ma
la musica non cambia affatto: poche conclusioni
nella porta avversaria e troppe palle buttate al
vento. Allo scadere Zambarda avrebbe una ghiotta
possibilità per pervenire al pareggio, ma si
allunga troppo il pallone a tu per tu con
Giacomini. Nella ripresa il Martignano sale,
fortunatamente, di tono e trova dopo soli nove
minuti dal fischio di inizio la rete del
pareggio: Leonardi viene ben imbeccato da
Furlani sulla fascia destra; l'attaccante
rosanero supera un avversario e, appena entra in
area di rigore, mette al centro un pallone che
"Ciccio" Tenni raggiunge con una scivolata
spingendolo in rete. A questo punto il
Martignano tenta il tutto per tutto e prova a
riversarsi in avanti alla ricerca della
vittoria: il neoentrato Tomasi (che ha
sostituito Leonardi da pochi minuti) prova a
sorprendere il portiere avversario con una
conclusione sul secondo palo che esce di un
nulla. Arriva poi il turno di Cagol (decisamente
in ombra in questa gara e che spesso si è
trovato a litigare da solo col pallone) che,
liberatosi bene al limite dell'area, fa partire
un potente destro che però Giacomini è bravo a
deviare in angolo con un difficile intervento
sul palo basso alla sua destra. C'è il tempo
anche di vedere un'altra bellissima giocata di
Tenni che al limite dell'area smarca con un
pregevole colpo di tacco Zambarda, ma
quest'ultimo non riesce a finalizzare l'azione
per il sopraggiungere di un difensore
avversario. In questa fase della gara il
Calceranica è tutto chiuso nella propria metà
campo e deve resistere all'impeto (non sempre
purtroppo ben organizzato) del Martignano: la
squadra di casa è poi costretta a rimanere in
dieci uomini (essendo finite le sostituzioni) a
quasi dieci minuti dalla fine per l'infortunio
di Salvatore Zimmari. Nonostante la superiorità
numerica i rosanero non riescono a girare la
gara a proprio favore, anche se proprio allo
scadere Tomasi avrebbe la grande occasione per
segnare il gol della vittoria: l'assist di
Zambarda è al bacio, ma il centrocampista poero
manca l'aggancio proprio appena entrato in area
di rigore, permettendo così ai difensori
avversari di recuperare. Un punto dunque che fa
classifica, anche se lascia ancora qualche
rimpianto per quello che non si è fatto nella
prima parte della gara. (Michele
Leonardi) |
LE PAGELLE (di
Michele Leonardi)
Pedrini N. 6,5: ha subito il suo
bel daffare dopo pochissimi minuti quando sventa
con un grande intervento una botta dal limite di
Rasile. Poi cala l'impegno, ma non la
concentrazione.
Pedrini M. 6: fatica nei primi
venti minuti a trovare la posizione e a mettere
le briglie al diretto avversario sulla fascia
destra. Meglio nella seconda parte
dell'incontro. Dall'84° Toffali s.v.
Iuni
6,5: molto positiva la sua prestazione
soprattutto nel primo tempo, quando comunque
deve fare i conti con la rapidità degli
avversari. Nella ripresa può abbassare la
guardia e prodursi in discese sulla fascia
sinistra.
Franceschi 6: si trova costretto
ad affrontare una gara non facile, abbandonato
un po' a se stesso assieme a Furlani nella zona
mediana del campo. Cerca quindi di fare il
possibile, non facendo affondare la barca. Dal
64° Pontalti 5,5, che,
inserito assieme a Bortolotti per dare nuova
linfa a centrocampo, non riesce a trovare gli
spunti giusti e si limita ad un lavoro di
interdizione.
Moser
6: traballa, come tutto il resto della
difesa, nella prima metà del primo tempo. Trovate le misure si dimostra ancora una
volta una barriera difficilmente valicabile.
Dalprà 6: vedi sopra. Gli attimi
di sbandamento iniziali sono compensati da un
fine di primo tempo votato all'attacco e da una
ripresa in cui gestisce a dovere le situazioni
pericolose nelle retrovie.
Leonardi 6: tenta qualche
galoppata in fascia nel primo tempo, ma non
trova quasi mai lo spiraglio giusto. Una fuga
sulla destra nella ripresa vale invece il
bell'assist per la rete di Tenni. Dal 61°
Tomasi 5,5, che non mette in
pratica ciò che meglio gli riesce, vale a dire
l'uno contro uno, e sbaglia allo scadere un
facile pallone che poteva valere i tre punti.
Cagol
5,5: un po' abulico nel primo tempo, non
riesce a sbrogliare la matassa e si
intestardisce troppo su alcuni palloni. Cresce
un po' nella ripresa, impegnando Giacomini, ma
non è bastato.
Tenni
7: verrebbe quasi da dire finalmente!
Tutti sappiamo che le qualità ci sono, ma troppo
spesso restano latenti. Oggi invece combatte,
sfiora più volte il gol e segna una rete
importante. A proposito... per l'8 c'è ancora
tempo.
Furlani 6: vale un po' il discorso
fatto poco sopra per Franceschi: da solo o quasi
è difficile tenere in piedi il centrocampo,
eppure ci mette tutto l'impegno necessario. Dal
64° Bortolotti 5,5, che
sbaglia qualche appoggio di troppo e in una zona
del campo particolarmente affollata non riesce a
trovare la giocata giusta per i compagni.
Zambarda 6,5: migliora di partita in
partita nel ruolo di esterno sinistro. Esce
soprattutto alla distanza, facendo tanto
movimento e dimostrandosi anche ottimo
uomo-assist: peccato che i compagni non siano
sempre pronti.
Signor Vindimian 5,5:
direzione di gara
altalenante, ma nel complesso non del tutto
sufficiente. Discutibili alcune scelte, a volte
decretate a senso unico. |