PERGINE VALSUGANA - Dopo due
pareggi amari per il Martignano arriva nella
settima giornata di campionato una vittoria
limpida che rilancia i ragazzi di Mister
Leonardi a ridosso della vetta della classifica,
nonostante il Segata non perda ancora un colpo.
Vittoria meritata, voluta e mai messa in
discussione, contro una Fersina che ha cercato
comunque di mettere in difficoltà il Martignano
soprattutto nella prima frazione di gioco. I
rosanero si presentano a Pergine con una rosa
ridotta rispetto alle ultime uscite: mancano
infatti Leonardi, Zambarda, Maccani, Mongera e
Dalpiaz. Franceschi e Pontalti vengono piazzati
davanti alla difesa e Furlani è dirottato sulla
trequarti di sinistra, ruolo che ormai non
ricopriva da tanto tempo. Durante la prima
mezz'ora la partita è sostanzialmente quasi
sempre in mano al Martignano: sale in cattedra
(e lo farà, in maniera più o meno continua per
tutta la gara) Pontalti, che fa sue tutte le
palle in mezzo al campo. All'ottavo minuto i
rosanero passano in vantaggio: cross dalla
destra di Tomasi, Pontalti tocca in mezzo
all'area e sul secondo palo è ben appostato
Martino Pedrini che di piatto destro appoggia a
fil di palo per il suo primo gol in assoluto in
rosanero. Il Martignano continua nel pressing
verso l'area di rigore avversaria cercando di
chiudere la gara il prima possibile; tuttavia,
sul fronte opposto, commette qualche ingenuità
difensiva che per poco i veloci giocatori di
casa (Tecilla e Innocenti su tutti) non
sfruttano per pareggiare ci conti. Al 21°
tuttavia i rosanero chiudono virtualmente la
gara: splendido lancio in profondità di Pontalti
che imbecca Tomasi, il quale, superati due
uomini, scarica il suo sinistro nell'angolo
verso il palo più lontano. Qualche minuto dopo
lo stesso Tomasi avrebbe sui piedi la palla del
tre a zero: punizione battuta veloce da Furlani e
l'attuale capocannoniere rosanero, a tu per tu
con Girardi, spara alto. Prima della fine del
primo tempo ci prova per due volte anche Cagol:
prima su punizione, ma il portiere avversario è
bravo a recuperare la punizione e, con l'aiuto
del palo, ad intercettare la sfera diretta
all'incrocio; poi si mangia uno dei gol più
facili tutto solo davanti alla porta, assistito
da un pregevole cross di Tomasi: il tocco di
testa finisce però incredibilmente a lato. Se il
primo tempo ha offerto belle giocate e molte
emozioni, non si può certo dire lo stesso della
ripresa: il Martignano bada soprattutto a
gestire il risultato e ad addormentare la gara,
mentre la Fersina non sembra poter creare grossi
problemi ai rosanero, anche perchè la freschezza
fisica del primo tempo sembra svanire piano
piano. I rosanero creano molto gioco a
centrocampo, costruendo buone trame soprattutto
sull'asse Pontalti-Furlani-Cagol, ma non
riescono quasi mai a penetrare nell'area
avversaria e ad impensierire seriamente
l'estremo difensore Girardi. Sul fronte opposto
la Fersina, a parte qualche cross che Nicola
Pedrini intercetta con estrema sicurezza, si
rende pericolosa solo in un'occasione con un
colpo di testa ravvicinato che il portierone
rosanero (che questa sera ha "abdicato" alla
fascia di capitano per cederla a Garbari come
omaggio per i suoi quarant'anni) non si fa
sorprendere e devia bene in calcio d'angolo. Nei
minuti finali c'è spazio anche per l'esordio
stagionale di Lorenzo Buzzi, che per poco non
riesce a mettere il suo nome nel tabellino dei
marcatori su azione di calcio d'angolo. In
sintesi, dunque, il Martignano, mettendo in
campo determinazione, concentrazione e
soprattutto intelligenza tattica nel gestire la
gara, ha portato a casa tre punti importanti per
continuare a restare nei quartieri alti della
classifica e per confermare la sua volontà di
provarci fino alla fine. (Michele
Leonardi) |
LE PAGELLE (di
Michele Leonardi)
Pedrini N. 6,5: unico intervento
della serata è una bella parata su un colpo di
testa ravvicinato avversario. Per il resto
grande sicurezza, a presidio e dominio dell'area
di rigore.
Garbari 6,5: nel giorno del suo
quarantesimo compleanno viene omaggiato della
fascia da capitano e lui la onora con una
prestazione tonica e senza sbavature. Dall'66°
Iuni 6,5, che non tradisce
le aspettative e nei venticinque minuti giocati
prova anche a farsi vedere in avanti concludendo
a rete.
Pedrini M. 7: il gol vale il voto
perché in una partita in cui comunque il
Martignano non ha corso grandi rischi riuscire
a sbloccare il risultato è sempre un compito
arduo. Al posto giusto al momento giusto. Dal
65° Toffali 6, che deve solo
badare a contenere le ormai poco incisive azioni
d'attacco della Fersina che riesce comunque a
ben contrastare.
Franceschi 6,5: mette ordine a
centrocampo e, a parte qualche appoggio
difettoso, per il resto compie una gara attenta
ed equilibrata che rende zona sicura l'area di
centrocampo. Dall'85° Buzzi s.v.,
che torna dopo quasi sei anni a vestire la
maglia rosanera.
Moser
6,5: bene come sempre, ormai. Fatta
eccezione per qualche leggerezza di troppo nel
primo tempo, chiude bene gli spazi e non fa
mancare mai la giocata lunga per i compagni.
Dalprà 7: insuperabile, come al
solito e forse anche più del solito. Quelle rare
volte che i compagni sbagliano ci pensa lui a
mettere una pezza. Recupera palle e ferma
avversari ovunque. Prestazione maiuscola.
Tomasi 6,5: lo rivediamo
finalmente ad alti livelli dopo prestazioni non
troppo confortanti. Davvero bello il goal del
raddoppio del Martignano; peccato per un errore
sottoporta che avrebbe definitivamente chiuso la
gara già nel primo tempo.
Cagol
6: sulla fiducia... non è periodo e lo
si sa, purtroppo. Sbaglia anche questa volta una
rete facile facile, ma non smette mai di
dannarsi l'anima per trovare spazi per sé e per
i compagni.
Tenni
5,5: brutto dare un'insufficienza in una
partita del genere, ma non era proprio serata
per l'attaccante rosanero. Sbaglia quasi tutti
gli stop e non si fa trovare mai pronto sulle
(poche) palle che arrivano dalle sue parti. Dal
60° Bortolotti 6, che, sul
campo che solo fino all'anno scorso era la sua
"casa", prova a dare un po' più di pepe alla
manovra rosanera.
Pontalti 7,5: in questa partita fa
davvero di tutto, gli manca solo il goal. Sradica
palloni in ogni dove, mette una palla deliziosa
a Tomasi per il goal del due a zero e sfodera
grandi numeri. Un pizzico di continuità in più e
sarebbe una favola.
Furlani 7: le gioie extracalcistiche ne
vivacizzano ancora di più l'azione. Moto
perpetuo, piedi sopraffini (chiedere a Cagol per
il passaggio di tacco volante!), una prestazione
impeccabile.
Signor Giotto 7:
fossero tutti
così... ma siccome così non è, ci godiamo
quest'ottimo direttore di gara che senza tanti
clamori ha condotto in maniera ineccepibile la
partita. |