Luca Maccani, autore di una partita generosa e determinata in mezzo al campo

   

Gara attenta e con frequenti proiezioni offensive per lo "zio" Luciano Iuni

Segata Sopr. - Martignano  0-0

Arbitro: Signor Walter Debiasi di Egna

Marcatori: Nessuno

Segata Sopramonte

Pedrotti; Agostini D. (62° Vecchietti M.), Cappelletti (65° Segata F.); Vecchietti D. (57° Nardelli C.), Fogarolli, Nardelli L.; Chistè, Segata M., Chiusole (23° Segata A.), Biasioli, Agostini R.

A disposizione: 12 Agostini S., 13 Vecchietti C., 14 Segata F., 15 Segata A., 16 Vecchietti M., 17 Nardelli C.

Allenatore:  Giuliano Nardelli

Martignano

Pedrini N.; Pedrini M., Iuni; Maccani, Toffali (77° Garbari), Dalprà; Tomasi, Cagol, Tenni (62° Franceschi), Bortolotti (81° Furlani), Zambarda

A disposizione: 13 Garbari, 14 Franceschi, 15 Furlani, 16 Mongera

Allenatore:  Michele Leonardi

Note

Ammoniti Cappelletti, Segata M., Segata F. (SS) e Dalprà (M) per gioco falloso, Nardelli L. e Agostini D. (SS) per proteste

SOPRAMONTE - Guardando la classifica del girone alla vigilia di questa delicata sfida tra le prime due formazioni era inevitabile immaginare che il match si sarebbe alla fine concluso con un salomonico zero a zero. Nulla di programmato, ovviamente: anzi, non si può certo negare che entrambe le compagini abbiano provato a vincere la gara, ma i valori espressi in campo si sono talmente equivalsi che la partita ha visto il suo giusto epilogo nel risultato di perfetta parità a reti inviolate, come perfettamente identiche rimangono le cifre relative alla reti fatte e subite fino a questo punto della stagione (rispettivamente 36 e 12). Mister Leonardi deve far a meno per questo importante sfida di molte pedine importanti: Leonardi e Pontalti squalificati, Defant "sacrificato" nel ruolo di secondo allenatore, Moser e Dalpiaz assenti per impegni personali e una panchina in cui siedono Mongera e Furlani non al top della forma. Le prime fasi della gara servono alle due formazioni per studiarsi e per prendere le misure su un campo che comunque non permette a nessuna delle due squadre di esprimere al meglio il potenziale tecnico. Molto meglio il Segata nell'impostazione del gioco per vie centrali, mentre il Martignano mette in difficoltà gli avversari soprattutto quando costruisce le azioni sulle fasce laterali dove Iuni a sinistra e Tomasi a destra sembrano particolarmente ispirati. E' proprio quest'ultimo a servire a Cagol un invitante pallone che però il bomber rosanero, in precario equilibrio, non riesce a girare con forza verso la porta avversaria. Il primo tempo non offre grandissime occasioni da rete, anche perché le due difese riescono a chiudere (non senza affanni) le rare incursioni degli attaccanti avversari. Da segnalare un'altra conclusione debole da fuori area di Cagol ed il primo vero intervento di Nicola Pedrini che avviene quasi allo scadere, quando deve deviare di piede in uscita una conclusione di Chistè. La ripresa si apre e verrà poi giocata sulla falsa riga del primo tempo: nel Martignano, dopo un primo tempo un po' opaco, sale decisamente in cattedra Bortolotti che, soprattutto su calcio piazzato, prova a servire invitanti palloni con il suo sinistro vellutato che tuttavia non vengono raccolti a dovere dai compagni più avanzati. Il fatto più eclatante della seconda frazione di gioco non ha nulla a che vedere con il calcio giocato: al 65° infatti l'impianto di illuminazione del campo sportivo di Sopramonte si blocca improvvisamente, lasciando tutto nel buio più totale. La partita pare a questo punto doversi concludere, considerato che il problema non sembra potersi risolvere in breve tempo. Fortunatamente, dopo circa una ventina di minuti, torna la luce sul campo da gioco e la gara può riprendere. Gli ultimi venticinque minuti non offrono comunque grandissime emozioni, anche perchè le due formazioni si convincono col passare dei minuti del valore del pareggio che sta per maturare. Resta solo qualche occasione non sfruttata a dovere da Tomasi, che però s'è dimostrato in questa serata il più attivo dei suoi. La gara si chiude dunque a reti inviolate: un risultato più che giusto che premia il gran lavoro di contenimento fatto da entrambe le squadre. Con questo risultato anche il campionato rimane aperto.  (Michele Leonardi)           

LE PAGELLE  (di Michele Leonardi)

Pedrini N.  6,5: poco impegnato, ma quando è chiamato in causa risponde sempre presente. L'intervento più importante alla fine del primo tempo, poi normale amministrazione. 

Pedrini M.  6,5: non trova immediatamente le misure su un terreno comunque sempre insidioso. Con l'andare dei minuti però aumenta di rendimento e chiude ottimamente da centrale.

Iuni  6,5: grande lavoro sia in fase di copertura che in fase offensiva. Più di ogni altra volta tenta la sortita lungo la fascia sinistra, concludendo con degli ottimi suggerimenti che mettono in difficoltà i padroni di casa.

Maccani  6,5: sono queste le partite in cui si fa più sentire. Pochi spazi e tanta grinta: corre ovunque, sia per bloccare gli attacchi avversari che per proporsi in avanti.

Toffali  6,5: non ha di certo vita facile con gli attaccanti del Segata che si dimostrano sempre pericolosi. Tuttavia, con l'aiuto dell'intero reparto arretrato, mette le pezze dove servono. Lascia al 77° per Garbari  6, che copre bene la fascia di competenza garantendo la compattezza difensiva necessaria nel finale.

Dalprà  6,5: dirige ottimamente la difesa con i suoi classici anticipi e le ripartenze (quasi) sempre precise. A volte tenta anche la sortita offensiva, ma in questa partita non valeva la pena rischiare troppo.

Tomasi  6,5: a conti fatti il più pericoloso del Martignano. Nel primo tempo in versione uomo-assist fornisce buoni palloni ai propri compagni; nella ripresa ha alcune occasioni, ma poca fortuna.

Cagol  6: dopo la scorpacciata di reti di cinque giorni fa tira un po' il fiato, anche se le palle giocabili dalle sue parti si contano col lumicino. Sempre molto generoso, si conferma punto di riferimento in avanti.

Tenni  6: in buona parte vale il discorso fatto per Cagol. Una discesa fulminea nel primo tempo fa ben sperare, poi si perde un po' con il passare dei minuti e lascia al 62° per Franceschi  6, che entra per dare maggiore compattezza al centrocampo. Svolge il compito diligentemente.

Bortolotti  6,5: cresce alla distanza. Primo tempo un po' in sordina con qualche errore di troppo. Sale in cattedra nella ripresa dove sfodera tutto il suo repertorio di lanci col contagiri. Dall'81° Furlani  s.v.

Zambarda 6,5: conferma il buon momento di forma con una prestazione ancora una volta positiva. Corre per tutti i novanta minuti e prova a rendersi pericoloso in alcune circostanze.

Signor Debiasi  6: direzione di gara nella norma. Qualche cartellino di troppo, in alcune circostanze un po' troppo fiscale, ma, a conti fatti, s'è visto di peggio.

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