Due parate che valgono come una doppietta per il capitano Nicola Pedrini
 
 
Fabio Moser, prestazione impeccabile al centro della difesa
Martignano - Calceranica  1-0

Arbitro: Signor Giuliano Decarli di Gazzadina

Marcatori: 74° Luca Cagol (M) 

Martignano

Pedrini; Garbari, Mongera (85° Dalpiaz); Maccani, Moser (69° Toffali), Dalprà; Tomasi, Franceschini (63° Furlani), Tenni (70° Cagol), Leonardi, Iuni (44° Bortolotti) 

A disposizione: 12 Buzzi, 13 Toffali, 14 Furlani, 15 Bortolotti, 16 Dalpiaz, 17 Cagol

Allenatore:  Michele Leonardi

Calceranica

Giacomini; Rasile, D'Agostino; Faes, Paccione, Zenobi (77° Micheloni); Zimmari S. (73° Libardoni), Valcanover (69° Tamanini), Zimmari D. (85° Peretto), Lelli (89° Gremes), Lucchi (70° Gottardi)

A disposizione: 12 Veronese, 13 Tamanini, 14 Micheloni, 15 Gottardi, 16 Gremes, 17 Libardoni, 18 Peretto

Allenatore:  Sergio Angeli

Note

Ammoniti Zimmari S. e Valcanover (C) per gioco falloso, Lucchi (C) per simulazione

TRENTO - Una delle vittorie più sofferte ma per questo una delle più belle di questa stagione. Già alla vigilia, considerato anche quanto accaduto all'andata dove il Martignano aveva ottenuto un punto non proprio meritatissimo, si sapeva che questa sfida sarebbe stata molto impegnativa e i pronostici sono stati ampiamente confermati. Tuttavia, anche grazie ad una delle migliori prestazioni del reparto arretrato, il Martignano ha guadagnato tre punti che, alla luce della concomitante sconfitta del Segata in quel di Borgo, valgono davvero doppio. La partita non inizia certo bene per i rosanero che devono subire la maggiore velocità e le idee più chiare degli avversari: ciò nonostante, a parte qualche piccolo svarione, il Martignano regge e cerca di ribadire colpo su colpo. Il problema principale sta nel fatto che i rosanero riescono a giocare poco la palla sopratutto in mezzo al campo. La migliore occasione della prima parte del primo tempo capita comunque ai rosanero e per l'esattezza a Leonardi che, approfittando di un errore difensivo del Calceranica, prova la botta in diagonale, ma la conclusione si spegne a lato di poco. Ci prova poco dopo Iuni dalla distanza, ma il suo tiro (doppio) viene sempre ribattuto dalla difesa avversaria. Sicuramente più clamorosa è l'occasione avuta dal Calceranica pochi minuti dopo quando Lelli, aiutato anche da una marcatura troppo "leggera", si gira velocemente e lascia partire un tiro che solo un clamoroso colpo di reni di capitan Pedrini evita finisca in rete. Scampato il pericolo, il Martignano prova a mantenere alta la pressione nella metà campo avversaria, ma i rosanero non riescono a raccogliere i frutti dei lori sforzi e si rendono pericolosi solo con alcune folate lungo le fasce laterali che tuttavia non trovano uomini pronti in mezzo all'area. La ripresa offre senz'altro maggiori emozioni, anche perchè le due squadre, decise entrambe a portare a casa l'intera posta in gioco, si affrontano a viso aperto e concedono inevitabilmente maggiori spazi per gli attacchi degli avversari. La prima vera ghiotta occasione della ripresa capita a Tomasi, il quale se ne va ottimamente sulla fascia con un guizzo dei suoi, ma, entrato in area di rigore e a tu per tu con Giacomini, non si avvede di due compagni ben appostati in mezzo all'area e calcia malamente sull'esterno della rete. Gol sbagliato e (quasi) gol subito: la legge del calcio sembra infatti non perdonare il Martignano quando pochi istanti dopo il Calceranica ha sui piedi la migliore delle occasioni per portarsi il vantaggio. Tuttavia Lucchi, incuneatosi molto abilmente nell'area di rigore, deve fare i conti con uno strepitoso Pedrini, il quale respinge la sua conclusione a botta sicura da due metri e salva così miracolosamente la propria porta e la propria la squadra. Negli ultimi venti minuti però esce fuori il Martignano, che, scampato il pericolo, prova a spingere sull'acceleratore e a cercare con insistenza la rete della vittoria. Ci prova una prima volta Mongera che, al termine di una fuga sulla fascia sinistra, si fa trovare pronto in area di rigore, ricevendo una comoda palla servita da Tenni: la conclusione del terzino rosanero è però centrale e impegna a terra Giacomini. Poco dopo doppia occasione sugli sviluppi di un calcio d'angolo per il Martignano, ma prima Tomasi e soprattutto dopo Dalprà non trovano la porta, seppur a pochi passi. Al 74° arriva finalmente la rete che darà la vittoria al Martignano: Tomasi duetta splendidamente con Cagol che si invola dentro l'area di rigore e lascia partire un pallonetto di esterno destro che sbatte sul secondo palo e va ad infilarsi all'incrocio: esecuzione davvero straordinaria. Il Calceranica prova a rispondere con Zimmari con un calcio di punizione che finisce fuori davvero di un niente e con un'altra conclusione dal limite che si spegne a lato di pochissimo. Il Martignano potrebbe provare a raddoppiare nel finale, ma il direttore di gara fischia almeno tre fuorigioco inesistenti e così i rosanero devono aspettare la fine dei quasi sei minuti di recupero per poter finalmente gioire per aver portato a casa una vittoria davvero sofferta, ma meritata.  (Michele Leonardi)

LE PAGELLE  (di Michele Leonardi)

Pedrini N.  8: un grande portiere è quello in grado di farti vincere una partita anche se chiamato in causa poche volte. Due interventi prodigiosi (uno per tempo, quello nella ripresa assolutamente straordinario), che consegnano al Martignano i tre punti.

Garbari  7: qualche minuto per ambientarsi e poi inizia una prestazione sontuosa. Impeccabile in ogni chiusura, intelligente e disciplinato. Una prova maiuscola che ne conferma il costante miglioramento.

Mongera  7: cambia solo la fascia rispetto a quanto detto per Garbari appena sopra. In più, tenta anche alcune sortite offensive, in una delle quali conclude a rete: Giacomini gli nega la gioia del gol. Lascia all'85° per crampi a Dalpiaz  6, che si immola per la causa e lotta sui palloni che sfilano a grappoli sulla sua fascia.

Maccani  7: gladiatorio in ogni intervento come da sempre ci ha abituato. Regge bene l'urto degli avversari, anche quando questi attaccano con insistenza. Sempre utilissimo.

Moser  7,5: solita classe e grande efficacia: un binomio che ha permesso di disputare al difensore poero una partita semplicemente perfetta e sopra le righe. Lascia per un lieve infortunio al 69° a Toffali  6,5, che non fa rimpiangere il compagno e ci mette del suo (anche la giusta ruvidità) per mettere in cassaforte il risultato.

Dalprà  7: con un Moser in versione monstre il difensore rosanero nel giorno del suo trentunesimo compleanno trova un po' meno lavoro del solito e sfiora anche la rete personale.

Tomasi  6,5: forse ancora con la testa nel pallone (da volley), si ostina un po' troppo nelle azioni in solitaria. Bello comunque il suggerimento che porta in gol Cagol e utile nei minuti finali.

Franceschi  6,5: non è facile giocare in un centrocampo affollatissimo da giocatori avversari, ma cerca comunque di arginare e di far ripartire le azioni di gioco per compagni poco mobili. Dal 63° Furlani  6,5, che riesce ad aumentare la mole di palloni giocabili per gli attaccanti e si pone come diga davanti alla difesa.

Tenni  6,5: in un'altra partita forse avrebbe preso una valutazione minore, però si devono considerare le difficoltà patite per le poche palle disponibili. Sfiora la rete di testa e lascia al 70° per Cagol  7,5, che dimostra come nel 2009 gli riesca davvero tutto: il gol è una perla di balistica che si ricorderà a lungo. Ha anche il merito di tenere alta la squadra nei momenti più difficili.

Leonardi  7: poco incisivo nel primo tempo (anche se la conclusione più pericolosa viene dai suoi piedi), trova molti più spazi nella ripresa quando riesce in più di un'occasione a servire ottime palle in mezzo all'area.

Iuni  6,5: un duro intervento proprio alla fine del primo tempo compromette la sua gara, fino a quel momento davvero buona sia in fase di copertura che in fase offensiva. Dal 44° Bortolotti  7, il quale da' nuova linfa tra attacco e centrocampo e calamita tantissimi palloni trasformandoli in suggerimenti per i compagni avanzati.

Signor Decarli  4: prova a dir poco incolore. Spesso assente e facilmente condizionabile, sbaglia molto, ma soprattutto crede nella bontà del suo arbitrare, che è peggio...