TRENTO -
Approfittando del mezzo passo falso casalingo
del Segata contro il Fornace, il Martignano,
battendo per quattro a zero la Fersina, raggiunge la
vetta della classifica in coabitazione col
Sopramonte a quattro giornate dal termine del
campionato. Un finale dunque da vivere minuto
dopo minuto, in cui i rosanero dovranno stare
attenti a non sbagliare un colpo per poter
sperare fino alla fine. La partita per il Martignano inizia subito in maniera positiva,
con la squadra che prova fin dalle prime battute
a pungere. La riprova arriva dall'azione di
Leonardi che viene atterrato dal portiere
avversario proprio all'ingresso dell'area di
rigore: dalla punizione conseguente non
scaturisce tuttavia nulla di pericoloso. La
pressione dei rosanero non accenna comunque a
diminuire per tutti i minuti successivi, anche
se gli attaccanti del Martignano si dimostrano
poco lucidi sotto porta. Per passare in
vantaggio c'è infatti bisogno di un mezzo regalo
della difesa della Fersina, che pasticcia sul tiro
direttamente dalla bandierina di Tomasi
(schierato da terzino sinistro a causa
dell'emergenza difensiva in cui versa il
Martignano). Raggiunto il vantaggio, i rosanero
giocano sul velluto e collezionano in sequenza
una serie di palle gol: per poco Pontalti non
riesce ad insaccare da pochi passi, poi Tenni
bisticcia col pallone e l'occasione sfuma, ma al
21° il numero nove non sbaglia il tap-in sulla
conclusione dal limite dell'area di Leonardi
respinta in qualche modo dall'estremo difensore
avversario. Con due reti di vantaggio il
Martignano gestisce la gara, anche se commette
l'errore paradossale di esporsi troppo per
cercare di andare nuovamente in rete: questo
sbilanciamento permette ai giocatori della Fersina di guadagnare metri e di creare qualche
grattacapo alla difesa rosanera, che comunque si
destreggia senza affanni. La ripresa si apre
subito con il Martignano protratto in avanti con
l'intento di chiudere definitivamente la gara.
Al 52° tuttavia Ognibene subisce un brutto
infortunio a causa di un fortuito scontro di
gioco con Garbari: il giocatore della Fersina
resta a terra. La partita viene così sospesa per
attendere l'arrivo di un'ambulanza per prestare
i primi soccorsi allo sfortunato numero sette. La
partita riprende così in un clima non
sicuramente positivo, considerato quanto
successo, e gli uomini della Fersina risentono
sicuramente del contraccolpo. Al 60° i rosanero
si portano infatti sul tre a zero grazie
all'ennesima invenzione di questo campionato del
bomber Luca Cagol: da posizione defilatissima il
numero otto rosanero fa partire un tiro che sbatte
quasi all'incrocio dei pali più lontano per poi
finire la propria corsa in rete. Cinque minuti
dopo è ancora Cagol a siglare la rete che chiude
definitivamente il match: il merito va però
attribuito tutto a Pontalti, che si incunea
nell'area di rigore e calcia verso la porta,
trovando la deviazione a pochi centimetri dalla
linea di Cagol. A questo punto la gara ha
davvero poco da dire: il Martignano insiste con
alcune azioni offensive, ma
Tenni spreca
almeno due buone occasioni per arrotondare il
proprio bottino personale. Sfiora la rete anche Dalpiaz (subentrato a Cagol) con un destro che
sibila di poco alto sopra l'incrocio dei pali.
La partita va così spegnendosi, assieme alle
luci del campo sportivo di
Cristo Re, cosicché il
direttore di gara manda tutti negli
spogliatoi con il Martignano in vetta alla
classifica. (Michele Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Michele Leonardi)
Pedrini N. 6: tutto sommato passa
una serata tranquilla, dove l'avversario più
fastidioso si rivela senz'altro la pioggia. Deve
prodursi soltanto in qualche intervento, non
troppo complesso.
Garbari 6,5: prova assolutamente
positiva per il terzino rosanero che, a parte
qualche piccola imperfezione, tiene a bada gli
avversari sulla propria fascia di competenza.
Tomasi 7: torna al ruolo in cui si
è sempre distinto da "professionista" e lo fa
con una prestazione davvero buona. Come terzino
spinge forse un po' troppo, ma non si fa trovare
mai impreparato in fase difensiva.
Franceschi 6,5: buona la gestione
del centrocampo, in particolare nel primo tempo
quando gli avversari si trovavano in situazione
di superiorità numerica. Tutto tranquillo nella
ripresa.
Mongera 7: di assoluta stima. Non
predilige il ruolo di centrale difensivo, eppure
non fa rimpiangere gli acciaccati Moser e
Toffali: preciso e puntuale in tutte le
chiusure.
Dalprà 6,5: facilitato dall'ottima
prestazione di Mongera, il centrale rosanero
dimostra ancora una volta di sapersi adattare a
qualsiasi situazione e di non temere le
intemperie.
Leonardi 7: pronti via, fa subito
vedere di essere in giornata: Stangherlin può
solo stenderlo. Propizia la rete del due a zero
e mette lo zampino in quasi tutte le azioni
pericolose del Martignano.
Cagol
7: nel primo tempo si dedica soprattutto
a offrire assist per i compagni e a ripiegare
quando serve. Cresce nella ripresa e mette a
segno le solite due reti a cui ormai ci ha
abituato. Dal 70° Dalpiaz 6,5,
il quale rischia di andare a segno con un destro
che si spegne di poco alto sopra la traversa.
Potrà rifarsi.
Tenni
7: voto un po' largo, ma il suo ritorno
al gol è importante. Va premiata comunque la
costante ricerca della rete, anche se sbaglia la
mira in più di un'occasione. Comunque
volenteroso.
Pontalti 7: uomo
ovunque. Infaticabile corridore, sradica palloni
in quantità industriale e sfiora pure la rete in
un'occasione. Cambiando ruolo, il risultato
rimane lo stesso: maiuscolo.
Zambarda 6,5: seppur ignorato un
po' troppo nel primo tempo, ha modo di farsi
vedere con interessanti spunti in una partita in
cui finalmente può badare più ad attaccare che a
difendere. Dal 65° Maccani 6,
che, forte del risultato già conseguito, fa il
solo con diligenza e senza strafare.
Signor Saracino 6: partita
sicuramente molto facile da gestire che quindi
non obbliga mai il direttore di gara a scelte
complesse. In generale comunque prova
sicuramente positiva. |