TRENTO - Ad una
sola giornata dal termine del campionato il Martignano può davvero mangiarsi le mani per la
grossissima occasione sprecata in questo
difficile quanto importante match contro la Ravinense: a sola quattro minuti dalla fine,
infatti, i rosanero avevano riconquistato la
testa solitaria della classifica. Alla fine
dell'incontro deve invece "accontentarsi" di
dividerla con il Segata, con cui fino all'ultimo
(e forse anche oltre) si dovrà lottare per il
massimo obiettivo. La gara del Martignano non
parte sicuramente in discesa, considerato che al
5° la Ravinense (contro cui i rosanero hanno
sempre sofferto) si porta in vantaggio grazie
alla rete di Pooli che, sfruttando un lancio
dalle retrovie e l'errore di Moser, batte con un
morbido pallonetto Pedrini in uscita. La rete
non da' subito la scossa al Martignano che anzi
accusa il colpo e si lascia infilare facilmente
dagli avversari, abili nel gestire palla in
mezzo al campo. Fortunatamente i rosanero
iniziano piano piano a mettere la testa avanti e
a farsi vedere con qualche azione pericolosa
dalle parti di Landrini. Tuttavia tutto riesce
bene soltanto a metà, in quanto non vengono
sfruttati a dovere una serie di invitanti
traversoni in mezzo all'area di rigore. Cagol ci
prova, ma pare avere (per ora) le polveri ancora
bagnate. Al 29° il Martignano perviene al
pareggio grazie ad un imperioso stacco di testa
di Moser, che si fa perdonare l'incertezza in
occasione della rete avversaria. Il gol è
davvero di ottima fattura e da' ulteriore forza
al Martignano che chiude in avanti l'ultimo
quarto d'ora del primo tempo. Gli sforzi dei
rosanero vengono così premiati al 43°, quando
Cagol insacca di testa su cross da calcio
d'angolo di Tomasi. I rosanero possono così
andare al riposo in vantaggio e iniziare il
secondo tempo con maggiore tranquillità. Il
sorpasso porta benefici, tanto che il Martignano
riesce ora a gestire con una certa sicurezza e a
concedere poco o nulla agli avversari. Cerca
invece di incrementare il proprio bottino e per
poco non va a segno Cagol che, approfittando di
un'uscita errata di Ladrini, spedisce con un
colpo di testa la palla a lato di pochissimo. Il
bomber rosanero si fa però perdonare al minuto
60°, quando irrompe come un falco su un pallone
messo in mezzo da Zambarda e anticipa diretto
avversario e portiere per la rete del tre a uno. E'
questo senz'altro il momento migliore del Martignano, il quale potrebbe addirittura
dilagare, ma Tenni è davvero sciagurato in
almeno due occasioni: solo (o quasi) davanti a
Landrini non riesce a dare la giusta potenza al
pallone che in tutte e due le circostanze
diventa facile preda dell'estremo difensore. La
partita, che fino a questo momento sembrava
saldamente nelle mani del Martignano, si infuoca
negli ultimi dieci minuti: all'81° Zortea
sfrutta alla perfezione un'indecisione della
difesa rosanera e, solo davanti a capitan
Pedrini, non sbaglia, dimostrando in tutto e per
tutto quale sarebbe la freddezza necessaria
sotto porta. La partita parrebbe così riaperta,
ma dopo sei minuti, all'88°, arriva la tripletta
di Cagol, il quale anche questa volta si fa
trovare ben appostato nell'area piccola per
ricevere un preciso assist dalla destra di
Tomasi. Negli ultimi quattro minuti (uno
regolamentare più tre di recupero) il Martignano
decide tuttavia di gettare al vento la gara:
all'89° ancora Zortea taglia fuori la difesa
rosanera e accorcia le distanze, mentre allo
scadere del recupero è sempre Zortea a servire
un cross sul secondo palo dove Dallapellegrina
può insaccare in assoluta libertà. Complimenti
alla Ravinense che non si è mai data per vinta e
ha recuperato una partita che sembrava (e doveva
essere) già storia passata. Il Martignano,
invece, deve solo recitare il mea culpa:
ora non sono più ammessi errori.
(Michele Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Michele Leonardi)
Pedrini N. 5,5: se è pur vero che
le responsabilità sulle reti avversarie sono
poche, quattro gol in una gara sono sempre un
bel fardello. Peccato perchè non lo meritava
proprio.
Mongera 5,5: naufraga un po'
assieme a tutta la difesa proprio nel momento di
maggiore bisogno, nonostante la gara nel
complesso non sia stata di certo sotto le righe.
Iuni
6: parte bene giocando un primo tempo a
buoni livelli, ma va via via spegnendosi anche a
causa di una condizione fisica non ancora al
massimo dopo il lungo stop. Dal 77° Pedrini
M. 5,5, che entra quando il
risultato pareva acquisito. Tuttavia proprio
dalla sua fascia parte il cross che varrà il
pareggio per la Ravinense a tempo scaduto.
Maccani 6,5: anche questa volta ha
dimostrato quanto la sua presenza in mezzo al
campo sia fondamentale in determinate partite.
Deve purtroppo lasciare per un duro compito
subito al 71° per Franceschi 5,5,
che non riesce a dare l'apporto sperato in mezzo
al campo, dove gli avversari hanno giocato ad
altissimi ritmi fino alla fine... ed oltre.
Moser
5,5: il gol del momentaneo pareggio
(bellissimo) meriterebbe certo un maggior
elogio. Tuttavia è responsabile, come l'intero
reparto, di alcune reti subite e la valutazione
non può non risentirne.
Dalprà 5,5: spaesato come
raramente gli capita. Sbaglia proprio la partita
in cui la sua sicurezza in mezzo alla difesa
sarebbe servita come il pane. Solo a tratti
riesci a dimostrarsi quello che realmente è.
Tomasi 6: magnifico uomo-assist
per Cagol in più di una rete, si sacrifica molto
per la squadra soprattutto nel finale. Anche per
lui il risultato finale incide purtroppo sulla
valutazione.
Cagol
7,5: che dire... le sue reti hanno
portato in vetta il Martignano nel girone di
ritorno ed anche in questa occasione non si
smentisce con una bella tripletta. Peccato non
sia stata sufficiente.
Tenni
5: media tra il 7 per il gioco espresso
ed il 3 per le occasioni da rete sprecate
clamorosamente, proprio quelle occasioni che
avrebbero potuto chiudere anzitempo la gara
Dall'85° Garbari s.v.
Pontalti 8: senza
esagerare. Una partita strepitosa, giocata con
mille polmoni e con un tocco di palla per i
compagni davvero raffinato. Protagonista di
questo concitato finale di stagione.
Zambarda 6: ci mette cuore e
polmoni in una gara dove serviva soprattutto
equilibrio e grande senso di sacrificio. Buona
assistenza anche per i compagni di reparto. Dal
65° Bortolotti 5,5, da cui
ci si aspetta sempre qualcosa di più. Questa
volta non è stato certo all'altezza della sua
fama. Il tempo per rifarsi, comunque, ci sarà.
Signor Corradini 6,5: direzione di
gara assolutamente equilibrata. Buon dialogo con
i giocatori, anche con quel pizzico di autorità
che non sfocia mai nell'arroganza. |