TRENTO - I
risultati dell'ultima giornata hanno deciso che
Martignano e Segata dovevano giocarsi in una
gara "secca" il primato del girone C del
campionato amatori. Al termine di una partita
combattuta i rosanero hanno portato a casa con
un rotondo tre a zero il titolo di campioni del
girone che va a finire in collina per il secondo
anno consecutivo. Una soddisfazione immensa,
anche perchè arrivata al termine di una stagione
iniziata male e caratterizzata da un continuo
inseguimento di un Sopramonte che, al giro di
boa, sembrava davvero irraggiungibile. Il
Martignano si presenta all'importante
appuntamento con la formazione quasi al
completo, mentre il Segata deve lamentare alcune
pesanti assenze, nonostante possa comunque
vantare su di una rosa di altissimo valore.
Circostanza dimostrata nei primi minuti di
gioco, quando gli uomini di mister Nardelli
creano non pochi grattacapi alla difesa rosanera
che con molta difficoltà riesce a sbrogliare
delle difficili situazioni. L'occasione più
pericolosa viene da calcio piazzato battuto da
Vivori: la palla sibila vicinissimo all'incrocio
dei pali. Il Martignano a poco a poco si
risveglia dal torpore e prova a farsi vedere a
più riprese davanti alla porta difesa da
Pedrotti. A parte qualche conclusione debole a
lato, il Martignano va vicino alla rete del
vantaggio con Zambarda, il quale, da posizione
favorevole, calcio alto sopra la traversa un
pallone servitogli da Cagol. La gara, a
tratti un po' nervosa, prosegue in una
sostanziale situazione di equilibrio, dove
nessuna delle due compagini riesce davvero ad
impensierire l'avversario. Da sottolineare in
queste fasi il grande lavoro a centrocampo del
duo Pontalti-Bortolotti che a più riprese deve
fermare l'incedere dei bravi centrocampisti del
Segata. La prima frazione di gioco si chiude
pertanto a reti inviolate. L'equilibrio viene
tuttavia spezzato già al primo minuto della
ripresa: Bortolotti lascia partire una punizione
dalla tre quarti che imbecca Mongera,
perfettamente inseritosi nell'area avversaria.
Per il terzino del Martignano è facile spingere
la palla di destro in rete e siglare così la sua
prima rete stagionale. Il Segata subisce il
colpo, anche se ancora Vivori scalda i riflessi
di capitan Pedrini su calcio di punizione. Al
58° arriva però il raddoppio del Martignano:
l'azione parte da una percussione insistita
sulla fascia sinistra di Iuni, il quale scarica
la palla a Tenni che lascia sfilare per Cagol a
centro area. Il bomber rosanero è bravo ad
eludere la marcatura del suo diretto avversario
e a battere Pedrotti con un tiro di destro che
prima colpisce la faccia interna del palo e poi
si spegne in fondo alla rete. Con questa sono
ventotto le marcature segnate dal numero otto del Martignano in questo campionato, di cui ventuno
nel solo girone di ritorno. La partita può dirsi
definitivamente conclusa al 66° quando arriva la
terza rete dei rosanero: Pontalti è bravo a
gestire un pallone a centrocampo che poi
scodella al limite dell'area di sinistro. Qui si
trova appostato Tenni che in sponda area serve
un invitante pallone a Zambarda, il quale non si
fa pregare due volte e batte a rete con un secco
destro a mezza altezza. I rosanero mettono così
in cassaforte la vittoria e il primato
definitivo in campionato, anche perchè il Segata a
poco a poco si spegne e non riesce più a creare
particolari problemi alla retroguardia del Martignano. Al fischio finale i rosanero possono
così festeggiare la vittoria del girone per il
secondo anno consecutivo: una soddisfazione
enorme per tutti coloro che hanno lavorato sodo
in questa lunga stagione sportiva.
(Michele Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Michele Leonardi)
Pedrini N. 7: è seriamente
impegnato soltanto in due occasioni (due calci
piazzati), ma risponde alla grande. Per il resto
da' estrema sicurezza a tutto il reparto e
infonde fiducia nei compagni.
Mongera 7,5: il sul gol è un
macigno per gli avversari e una scossa di
energia per i compagni. Inutile dire che la sua
prima rete stagionale ha cambiato le sorti della
gara, per questo merita una grande valutazione.
Dall'82° Garbari s.v.
Iuni
6,5: nel primo tempo soffre un po'
troppo il diretto avversario e rischia più del
dovuto con alcuni interventi al limite. Nella
ripresa una sua percussione da il "La" alla
seconda rete dei rosanero. Dal 66° Pedrini
M. 6, il quale da' il suo onesto
contributo per condurre in porto in un colpo solo
partita e campionato.
Bortolotti 7: diga assoluta
davanti alla difesa, quasi impenetrabile. Se non
ce la fa con le buone, ci prova con le "cattive"
e comunque gli riesce sempre bene: nel momento
del bisogno fa vedere di che pasta è fatto.
Moser
6,5: solido, determinato e sempre
efficace. Tolto qualche piccolo sbandamento
iniziale, conduce una gara assolutamente
ordinata e perfetta, chiudendo ogni varco.
Dalprà 6,5: vedasi quanto appena
detto per Moser. La coppia ormai è collaudata e
il difensore rosanero unisce alla sua
proverbiale sicurezza anche tanta generosità
nelle sortite offensive.
Leonardi 6,5: a tratti la sua
velocità mette in apprensione la retroguardia
avversaria, che deve sempre avere per lui un
occhio di riguardo. Bravo anche a sacrificarsi
in copertura quando serve. Dal 85° Toffali
s.v.
Cagol
7: nell'ombra nella prima frazione,
quando gli avversari lo ingabbiano alla
perfezione, esce nella ripresa: segna una rete
pesantissima e lascia il suo ennesimo sigillo
anche su questa partita.
Tenni
6,5: lotta senza mai arrendersi e per
questo deve essere senz'altro premiato. Se poi
si aggiunge il mezzo assist sul secondo gol e il
suggerimento per la rete di Zambarda il gioco è
fatto. Dall'75° Franceschi 6,5,
che, buttato nel bel mezzo della mischia, non si
fa intimorire e gestisce con tranquillità le
palle che passano dalle sue parti.
Pontalti 7,5: un'altra
prova sopra le righe. Sembra a tratti
inesauribile ed è sempre presente nelle azioni
più importanti del Martignano. Prezioso in ogni
parte del campo.
Zambarda 7: la sua prova maiuscola
viene premiata con un gol bello e allo stesso
tempo importantissimo perché chiude
definitivamente la partita. Anche per lui finale
di stagione in crescendo.
Signor Bonetto 6: non pare sempre
in grado di tenere in pugno la gara, soprattutto
quando gli animi in campo si surriscaldano un
po' troppo. Ma tutto sommato non compie grandi
errori. |