TRENTO - Seconda gara di
campionato e secondo
pareggio subìto in rimonta
(stavolta per due volte) per
i rosanero del Martignano;
una beffa scaturita
all'ultimo minuto di gioco,
figlia comunque di una
prestazione non all'altezza
dei livelli a cui siamo
abituati. Le assenze di
Martino Pedrini in difesa e
di Alessio Marchi e
Alessandro Bortolotti
(questi ultimi tra gli
uomini più in forma) hanno
sicuramente privato la
squadra di valide
alternative, ma non
giustificano certo una
condotta di gara poco
determinata e grintosa,
spesso sottomessa al gioco
di un Roncafort decisamente
rinnovato (e migliorato)
rispetto agli scorsi anni.
Gli uomini di mister Lelli,
schierati in campo con
ordine e sempre propensi a
giocare la palla, hanno
saputo mantenere le redini
della partita anche quando
sono rimasti in dieci uomini
(in sostanza, per tutta la
ripresa), sapendo sfruttare
con cinismo le poche
occasioni da rete concesse
dalla pur attenta difesa del
Martignano. Agli ordini
dell'arbitro, signor
Vindimian di Trento, i
rosanero sono guidati in
panca da Gianluca Leonardi
(assente il mister per
ferie); lo schieramento è il
classico 4-2-3-1, con
Garbari e Iuni bassi sulle
fasce, Toffali e Dalprà
difensori centrali, Maccani
e Franceschi a centrocampo,
Mongera, Cagol e Zambarda a
sostegno dell'unica punta
Tenni. Dall'altra parte il
Roncafort schiera gli
storici Pegoretti, Maltratti
e Frizzera, ma può contare
su forze giovani (Mattia
Pocher, Berlanda, Marchetti)
e su giocatori più esperti
che, inseriti nel secondo
tempo, hanno di fatto
regalato il pareggio alla
propria compagine. Fischio
d'inizio anticipato di
qualche minuto e Martignano
che cerca di prendere in
mano la gara, sfruttando la
buona vena di Tenni e la
grinta di Maccani; tuttavia
spesso il pallone viene
giocato con foga, e non si
vedono quelle trame palla a
terra con cui i rosanero
sanno pungere. Dopo quasi
quaranta minuti sonnolenti
un'azione partita da destra
consente a Mongera di
mettere al centro un pallone
sul quale Cagol, sfruttando
l'incertezza del portiere
ospite, si avventa e infila
la porta con un tocco di
sinistro. Poco prima
dell'intervallo, un'ingenua
reazione di Leonardelli (già
protagonista poco prima di
un bruttissimo intervento su
Maccani, seguito da qualche
osservazione ironica e fuori
luogo) costringe l'arbitro
ad espellerlo dal campo,
lasciando il Roncafort in
dieci uomini ma provocando
in questo modo una positiva
reazione nei compagni di
squadra. La ripresa si apre
con gli stessi uomini del
primo tempo; il pallino del
gioco passa nelle mani del
Roncafort, dal momento che
il Martignano non riesce ad
approfittare della
superiorità numerica. Gli
innesti di Catalani e
Mariotti negli ospiti
incidono maggiormente
rispetto ai cambi dei
padroni di casa (Moser per
Garbari, Pocher per Mongera
e Tomasi per Tenni). Il
Roncafort arriva sempre per
primo sui palloni, di testa
e di piede, e mette sotto
pressione la squadra di
casa, spesso assurdamente
sbilanciata in avanti. E
così arriva la punizione, al
75° minuto, quando su un
cross dalla sinistra la
difesa di casa si dimentica
Catalani il quale, da dentro
l'area piccola, di testa
insacca sotto la traversa.
Grande entusiasmo per gli
ospiti e tutto da rifare per
il Martignano; in questo
frangente la reazione è
lodevole, con Cagol che
colpisce una traversa su
calcio di punizione (con
seguente tap-in alle stelle
di Tomasi). All'80° minuto
una bella apertura di Pocher
libera Tomasi che converge
da destra e batte il
portiere Fontanari in
uscita. A questo punto il
Roncafort sembra stanco e la
squadra di casa va in rete
una terza volta con Pocher,
su cross dalla destra di
Tomasi; l'arbitro Vindimian
annulla inspiegabilmente per
fuorigioco (Tomasi era più
avanti del compagno).
All'ultimo minuto un fallo
di Franceschi poco fuori
dall'area provoca una
punizione che Maltratti
tocca a Mariotti; la
barriera del Martignano non
copre e il tiro potente del
centrocampista ospite
trafigge Pedrini sul palo
più vicino. Nonostante
quattro minuti di recupero
mancano le forze, da una
parte e dall'altra, per
cercare nuovamente la via
del goal, e quindi la
partita termina con un
pareggio giusto che premia
la generosità del Roncafort
e punisce l'ingenuità del
Martignano. Sabato a Bolzano
c'è la prima occasione per
rifarsi.
(Gianluca Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Gianluca Leonardi)
Pedrini 5,5: non deve mai compiere
interventi particolarmente impegnativi, ma
condivide le colpe con la sua difesa su entrambe
le reti segnate dal Roncafort: sul primo
probabilmente avrebbe dovuto intervenire in
uscita, dal momento che la palla era giunta in
area piccola.
Garbari 5,5: rinuncia quasi
totalmente alla spinta, preoccupato per le
sortite e il movimento degli attaccanti del
Roncafort. In fase difensiva qualche sbavatura
che comunque non crea pericoli. Dal 47°
Moser 6, che fa il
centrale assieme a Dalprà e cerca di arginare le
offensive degli ospiti, commettendo pochi errori.
Iuni
6: dalle sue parti il Roncafort non crea
particolari pericoli e quindi ha la possibilità
di sostenere anche il gioco in chiave offensiva.
Mette al centro qualche traversone interessante
e dialoga bene con Zambarda.
Maccani 7,5: la valutazione forse
trascura alcuni eccessi di proteste e di
battibecchi con compagni, avversari e arbitro,
atteggiamenti che vogliamo interpretare come
elemento sostanziale della grinta che lo
caratterizza. Sul campo è un motorino
inarrestabile: contrasta gli avversari, prende
(e da') parecchie botte, aiuta la difesa e
spesso anche l'attacco. Inesauribile.
Toffali 6: non è probabilmente la
sua miglior partita, ma d'altro canto offre
sempre concretezza ed efficacia nel far fronte
agli attacchi avversari.
Dalprà 6: più o meno lo stesso
discorso fatto per il compagno di reparto; si
dimostra praticamente insuperabile quando viene
puntato e anche sulle palle alte si fa valere.
Sul primo goal del Roncafort le responsabilità
sono probabilmente più dei centrocampisti che
hanno perso la marcatura. Sfortunato nelle
proiezioni offensive.
Mongera 5,5: schierato in
posizione più avanzata rispetto al solito, tende
a privilegiare la copertura alla spinta, e la
squadra ne risente. In una delle occasioni in
cui mette la palla in mezzo arriva la rete di
Cagol. Lascia al 49° per Pocher 5,5,
che viene schierato prima in fascia destra e poi
come punta centrale, senza però risultare
particolarmente incisivo. Presta poca attenzione
ai fuorigioco anche se, quando l'arbitro gli
annulla il goal per posizione irregolare, era
senza dubbio in gioco.
Cagol
6,5: nonostante una condizione fisica
ancora precaria disputa una gara generosa e
segna la sua prima rete stagionale. Non fa
mancare il movimento e la collaborazione col
centrocampo; nella ripresa colpisce anche una
traversa su punizione. Aspettando il vero
bomber, va bene così.
Tenni 6,5: nel primo tempo fa
quello che deve: tanto movimento, sponde di
testa e di piede per i compagni, punizioni a
favore che aiutano la squadra a salire. A metà
ripresa finisce la benzina e gli subentra
Tomasi 6, che, seppur a corto di
condizione, da' il suo contributo con un goal e
un assist per la rete annullata a Pocher.
Franceschi 6: affronta
un centrocampo avversario che lo costringe
spesso a disfarsi in fretta del pallone, a
scapito della precisione. Tuttavia cerca di dare
ordine e di supportare i compagni nelle
ripartenze.
Zambarda 6: la lodevole
propensione ad aiutare i compagni in difesa lo
privano spesso di pericolosità in avanti. Anche
se dalle sue parti si gioca poco, non riesce
quasi mai ad andare al cross o al tiro.
Signor Vindimian 5,5: cerca inizialmente
di essere tollerante ma poi si pente, espellendo
(giustamente) Leonardelli e distribuendo qualche
ammonizione. Pesa sulla sua valutazione l'errore
clamoroso commesso nell'annullare la rete di
Pocher per fuorigioco. |