TRENTO -
Il Martignano stagione 2009/2010 pare non sappia
conoscere più così significhi vincere (né tanto
meno perdere, se la si vuole vedere dal lato
positivo). Nella quarta giornata di campionato,
infatti, i rosanero centrano il quarto pareggio consecutivo
contro una Ravinense che fino a qui aveva
raccolto soltanto un punto non segnando mai.
Considerate le deludenti prestazioni delle prime
tre partite, mister Leonardi prova ad invertire
la rotta modificando il modulo di gioco e
passando così dal 4-2-3-1 ad un più canonico e
abbottonato 4-4-2. I risultati del cambiamento
sembrano vedersi sin dall’inizio, con una
squadra più quadrata che soffre meno
in mezzo al campo e riesce a creare più spazi in
avanti grazie ai due attaccanti di ruolo. Sono
infatti i rosanero i più pericolosi in fase
offensiva, anche se la Ravinense dimostra di
avere nel centrocampo e nell’attacco, come
sempre, le sue armi migliori. Non si registrano
azioni degne di nota per i primi venticinque
minuti, fino a che l’equilibrio della gara viene
spezzato al 26° quando Zucal si inventa un tiro
da fuori area che si insacca all’incrocio dei
pali battendo un sorpreso Pedrini. La reazione
del Martignano, fortunatamente, non si fa
attendere, tanto che dopo soli tre minuti i
rosanero trovano
la rete del pareggio. Azione corale dei locali
che trovano in Tenni il termine d’attacco giusto
per mandare in rete Iuni che, con un preciso esterno
sul primo palo, batte Landrini. Il pareggio
carica gli uomini di mister Leonardi che
nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione si
riversano nella metà campo avversaria. Ne nasce
un piccolo assedio che avrebbe meritato maggior
fortuna: quella fortuna che non assiste Bortolotti quando si trova a battere un calcio
di punizione da posizione invitante. La sua
conclusione infatti si stampa sulla traversa e
la ribattuta non trova nessun compagno pronto
per il tap-in. La ripresa dunque si apre con
buoni auspici considerato il finale di primo
tempo: tuttavia, dopo qualche minuto, si capisce
che la musica sarà nettamente diversa, dal
momento che i ritmi calano quasi immediatamente
in maniera vertiginosa. La Ravinense si fa
vedere dalle parti di Pedrini in un’occasione
con Pooli, ma il capitano rosanero è bravo ad
uscire sui piedi dell’attaccante avversario ed a
sventare la minaccia. Sull’altro fronte il
Martignano prova a dare maggiore spinta
inserendo Tomasi prima e Cagol poi: se il bomber
rosanero sembra ancora avere le batterie
scariche (la sua prestazione risulterà infatti
molto inferiore alle sue possibilità), il
centrocampista poero sembra (quanto meno
inizialmente) più ispirato, tanto che la
migliore occasione del secondo tempo capita
proprio sui suoi piedi. Purtroppo la conclusione
verso la porta difesa da Landrini è debole e il
portiere della Ravinense blocca con facilità. La
gara prosegue così con pochi capovolgimenti di
fronte e ancora meno emozioni, eccettuato forse
un tiro di Cagol dalla distanza che mette un po’
in affanno Ladrini e un traversone dalla
sinistra sul quale Tomasi arriva con un attimo
di ritardo. Alla fine il risultato di parità può
stare un po’ stretto al Martignano che ha
senz’altro creato più occasioni senza però
impressionare particolarmente. Da salvare
sicuramente la reazione dopo lo svantaggio, ma
ci sarà ancora molto da lavorare per poter
trovare a breve la quadratura del cerchio.
(Michele Leonardi) |
LE
PAGELLE (di Gianluca Leonardi)
Pedrini N. 6: resta sorpreso anche lui
sull'invenzione da fuori area d Zucal. Per il
resto deve solo compiere una parata su Pooli nel
secondo tempo e nient'altro di rilevante.
Mongera 6: si sta dimostrando
sempre più incisivo in fase offensiva quando può
mettere in mezzo all'area invitanti palloni.
Copre bene la fascia di competenza con poche
sbavature. Dall'80° Garbari s.v.
Pedrini M. 6: per vari motivi
lontano dal campo dalla prima giornata, non
sfigura come terzino destro. Puntuale nelle
chiusure, si dimostra anche efficace in fase di
ripartenza.
Marchi 7: primo tempo da incorniciare: è
ovunque, cerca di farsi trovare pronto in ogni
zona del campo e ci riesce sempre con lucidità.
Presente in quasi tutte le azioni da goal del
primo tempo, deve tirare il freno a mano nella
ripresa.
Toffali 6: si conferma a buoni
livelli anche in questa partita contro
attaccanti di certo non alle prime armi. Dirige
sempre alla perfezione il traffico nel suo
settore di competenza.
Dalprà 6: prestazione positiva per
il centrale rosanero che come sempre si
destreggia con relativa scioltezza in mezzo alla
difesa. Cerca anche di farsi sentire in fase di
impostazione, con risultati alterni.
Iuni
7: ritrova il gol dopo tantissimo tempo
e soprattutto lo fa in un momento delicato per
tutta la squadra. Ma la sua prestazione non è
solo questo: ci mette grinta e tenacia su ogni
palla e fa sentire il suo peso in campo. Lascia
al 74° per Zambarda 5,5,
che, come spesso accade, non riesce mai a
lasciare il segno quando deve subentrare ad un
compagno. Situazione da rivedere.
Franceschi 6: inizialmente trova un po'
di difficoltà a prendere le misure al
centrocampo della Ravinense che si dimostra più
lesto nell'arrivare sui palloni. Cresce alla
distanza fino a quando non cede il posto al
minuto 58 a Tomasi 6, che
avrebbe anche la possibilità di regalare la
vittoria al Martignano se non fosse impreciso
sotto porta. Però almeno ci prova.
Tenni
6,5: prestazione decisamente buona per
l'attaccante del Martignano che, nonostante
cerchi ancora disperatamente la prima rete
stagionale, combatte come un leone e si offre
come degna spalla d'attacco per i compagni.
Leonardi 6: parte
molto bene, creando buone trame con il compagno
di reparto. Purtroppo non riesce a trovare il
varco giusto per andare alla conclusione. Nella
ripresa prova a combattere, ma al 70° lascia il
posto a Cagol 5,5, che, come
accaduto lo scorso anno, trova nell'inizio di
stagione uno scoglio quasi insuperabile. Fatica
e non trova mai il guizzo giusto.
Bortolotti 5,5: quest'oggi con le
pile un po' scariche, nonostante la bella
punizione mancina del primo tempo che si
infrange sulla traversa. Dirottato al centro
nella ripresa non rende come dovrebbe, complice
la stanchezza.
Signor Decarli 5: fa un po' tutto a
caso, sia da una parte che dall'altra. Non
appare mai particolarmente sicuro nelle
decisioni, nonostante la gara si svolga nella
più assoluta tranquillità. |